Magazine Cultura

Patti Callahan Henry E poi ti ho trovato

Creato il 30 maggio 2014 da Frmagni
Patti Callahan Henry E poi ti ho trovato
Scritto da: Lidia Gualdoni

Patti Callahan Henry E poi ti ho trovato (Editrice Nord, 2014, € 16,40, pp. 360).

Ci sono molti modi di parlare di adozioni, almeno quante sono, caso per caso, le persone coinvolte. La scrittrice americana Patti Callahan Henry – che ha al suo attivo nove romanzi, ma solo il più recente, il bestseller E poi ti ho trovato, è stato pubblicato in Italia per la casa editrice Nord – lo ha fatto con molta sensibilità e delicatezza, ispirandosi ad un fatto realmente accaduto alla sorella che, in un giorno come tanti, ha vissuto un’esperienza straordinaria: la sua bambina, data in adozione anni prima, aveva trovato su Facebook la famiglia d’origine e si era messa in contatto con lei.

E questo romanzo, come spiega la stessa autrice in una nota finale,  “esplora le emozioni e l’enorme cambiamento che il ritrovarsi può portare in una famiglia e nella vita”.
Per Kate Vaughan, la protagonista, il primo giorno di primavera è un giorno particolare: ha sempre fatto qualcosa “per la prima volta”. Si tratta di una specie di rituale sacro che l’ha vista dare il primo bacio, correre la maratona con la sorella o aprire la una boutique esclusiva a Bluffon, nel Sud Carolina; fare un viaggio a Charleston con la migliore amica, il bagno a mezzanotte con Rowan, il fidanzato, o, molto tempo prima, confessare amore eterno.
Ma c’è una cosa, che Kate ha fatto e che ha segnato tutta la sua esistenza, causando rimorsi, rimpianti e molto dolore a lei ed a tutta la sua famiglia: tredici anni prima, ha dato in adozione Luna, la figlia appena nata, avuta da Jack, il suo primo, e forse unico, amore.
Ora, dopo quattro anni insieme, Kate e Rowan hanno finalmente trovato il momento – proprio il primo giorno di primavera –, in cui i genitori di entrambi hanno potuto e voluto incontrarsi, ufficializzando così la loro relazione; ma la scoperta di un anello di fidanzamento nascosto nel cassetto del comodino mette in crisi Kate che, da una parte, vorrebbe chiudere il più straziante capitolo della sua vita, incontrando dopo tanti anni il padre della figlia, dall’altra, si sente in colpa per non aver mai avuto il coraggio di condividere questo segreto con Rowan. Una volta a Birmingham, rivedere Jack e ricordare con lui il passato, fa riaffiorare in Kate sentimenti sopiti e nascosti, che mettono in crisi il rapporto con il fidanzato. Ma è una richiesta di amicizia ricevuta su Facebook e troppo a lungo ignorata a dare la vera svolta al già precario equilibrio sentimentale della donna: Emily, una ragazzina di tredici anni che le assomiglia in modo impressionante, ha cercato di mettersi in contatto con i genitori biologici ed ha trovato lei, realizzando un sogno  inconfessabile. E se Kate pensava che la scelta di dare in adozione la figlia appena nata fosse stata la più difficile della sua vita, si sbagliava…

Oltre alla capacità di penetrare l’animo umano, descrivendone in modo credibile le più diverse sfaccettature, uno dei principali meriti dell’autrice è quello di aver raccontato la vicenda da più punti di vista.
Alcuni flashback, infatti, permettono al lettore di conoscere meglio la protagonista e le esperienze che l’hanno portata ad essere la donna che è ora: ci riportano ad una Katie ragazzina, al tempo delle scuole, e poi alla giovane donna che non riesce a conciliare il proprio impegno sociale con i sentimenti che la legano a Jack, il quale, nonostante abbia saputo della sua gravidanza, decide di non rinunciare alla possibilità di una nuova vita con la moglie. Ma c’è anche l’altro punto di vista di una ragazzina, quello di Emily – Luna – che, sollecitata dalla migliore amica, decide di cercare i propri genitori biologici, per capire se è stata veramente amata fin dall’inizio oppure no; e quello di un’altra madre, Elena. Come ogni madre adottiva, sa che prima o poi arriva il giorno in cui il figlio chiede: “Chi è la mia vera madre?”. Come se la parola “vera” sottintendesse l‘esistenza di una ciarlatana, di un semplice rimpiazzo.
Intorno ai protagonisti, alle loro gioie ed alle loro sofferenze, si muove una serie di personaggi secondari, ma non per questo meno importanti: le amiche, le sorelle e la madre di Kate, i genitori di Emily e i suoi compagni di scuola… Ciascuno di essi si trova, a diverso titolo, coinvolto nella vicenda e cerca di dare il proprio contributo, il proprio sostegno, in una situazione delicata, incredibilmente ardua da affrontare.
E quando sembra che nulla sia andato proprio per il verso giusto – Kate non può sentire e vedere Emily come vorrebbe, Jack non ha più chiamato, Rowan ha trovato una nuova fidanzata – ecco il primo giorno di primavera e, con esso, la speranza di nuovi inizi.
Come a ricordarci non solo che la bella stagione è arrivata, ma anche che il lieto fine può nascondersi proprio dietro l’angolo.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :