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“patto” dell’euro

Creato il 03 luglio 2011 da Nicolaief
“PATTO” DELL’EURO

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Il “Patto dell’euro” scommette sulla cosiddetta formazione permanente, sulla flessibilità lavorativa, su più mobilità geografica, su più disponibilità a cambiare lavoro, su più impieghi temporanei, eccetera.
Per aumentare la sostenibilità delle finanze pubbliche, il Patto insiste sulla necessità di ridurre i deficit di bilancio sotto il 3%. Per questo raccomanda di riformare ancora il sistema di pensioni, sanità e prestazioni sociali.
Sulle pensioni, il Patto dà l’indicazione di vincolare l’età della pensione dei lavoratori alla media della speranza di vita di ogni Paese, stabilendo meccanismi permanenti di revisione delle pensioni, con possibili aumenti dell’età del pensionamento, quando la situazione economica lo esiga.

I governi sono “liberi” di decidere le misure da adottare per raggiungere questi obiettivi. Secondo il documento, “gli Stati membri seguiranno gli obiettivi d’accordo con le politiche scelte (…) La scelta delle politiche specifiche necessarie è responsabilità di ogni Paese”.

Insomma, euro ed Unione Europea (UE) stanno significando un progressivo, drastico impoverimento sociale ed una progressiva, drastica restrizione delle conquiste sociali ottenute con le lotte sociali di fine anni Sessanta e inizi anni Settanta. Più Europa sta significando più degrado e sempre più accentuato massacro sociale. Tutto questo sta procedendo da tempo. Chi sostiene la necessità di restare nella UE e parla di lotte di cambiamento dall’interno, non è in grado né di indicare “come” farlo credibilmente, né di indicare “il” o “i” soggetti sociali di riferimento. “Europa dei popoli”, “Europa sociale”, sono slogan molto diffusi nelle sinistre dei vari paesi europei, che hanno dimostrato tutta la loro astrattezza ed incapacità di contrapporsi all’Europa (atlantica) che c’è. In tutti questi anni nessun passo significativo è stato compiuto nella costruzione di una fantomatica “altra Europa”, semplicemente perché il sistema, irriformabile dal suo interno, ha una sua ragion d’essere immodificabile e tabelle e direzione precisa di marcia.

(continua)

da, Rivistaindipendenza.org


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