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PAUL COLLINS al Magnolia (MILANO)

Da Kallo
PAUL COLLINS al Magnolia (MILANO)Foto gentilmente mai chiesta a Linda Cantù

Se qualcuno di voi ancora non lo sapeva...bè...Paul Collins settimana scorsa si è fatto un ennesimo mini-tour in Italia. La data a Milano, di mercoledì, prevede in apertura una lunga serie di band della nuova ondata powerpop + altro genere musicale qualsiasi (tipo power pop-indie o power pop-brit...insomma roba che mi sto inventando adesso facendomi un baffo di chi a differenza mia ha la casa piena di 7" storici e sa a memoria ogni sottogenere musicale).
Ebbene si inizia presto ed aprono i The Remington, trio...anzi POWER TRIO (così a caso) che non mi è nuovo per nulla. Propongono un power pop - folk (facebook dice così) che non mi ha mai colpito ai vecchi concerti visti. A questo giro, per una qualche strana conformazione della volta celeste i ragazzi mi acchiappano...o meglio...odo delle melodie davvero eccezionali e commoventi unite a riff di chitarra da lasciar la bocca penzoloni così tanto che, uno dedito alla noia facile come me, si gode almeno 3/4 di show senza fiatare. Nonostante questa piacevole scoperta, le canzoni rimangono, a mio gusto, trooooooppo lunghe, così tanto da non capacitarmi tutt'ora di come io non sia crollato...se però a voi piace il genere io penso che questo trio possa davvero fare breccia nei vostri cuori e devastare un pò i vari capillari che li compongono.
Dopo di loro tocca agli arci-noti (sulle pagine del blog, ma non solo) Likely Lads, powerpop - brit - punk (esagero stavolta) che sta tirando una bella schiera di giovini ai concerti cittadini. A sto giro il mercoledì fa un pò di danni, ma sinceramente poteva andare molto ma molto peggio...stiamo comunque parlando di 100 cristiani abbondanti presenti. I ragazzi...anzi il power quartet (olè) suona compatto e preciso, ma questa volta senza nè lode nè infamia...un'esibizione che mi scivola via un pò così, anonima...tra una batteria un pò acciaccata e poco sprintosa ed un pubblico ancora un pò freddino. Non me ne preoccupo poi molto e penso nemmeno il loro batterista che ha cose ben più importanti che voler chiarire esattamente cosa io intenda con "poco sprintosa"....meno male. Bravi Likely in ogni caso (e ricordiamo che la data è della Beat Pop Live stasera a cui Milano deve essere un bel pò grata).
Prima del Re del power pop (e basta) tocca ai Radio Days che, sebbene ultimamente stiano suonando un sacco in giorni per me sfigati che mi impediscono di presenziare, rimangono comunque la mia attuale band preferita. Oggi poi suonano come ai vecchi tempi, grintosi e sostenuti (li ricordiamo in una soporifera esibizione al Ligera che mi aveva stupito non poco) a tratti quasi powerpop-Hardcore (la smetto giuro). La scaletta è sempre praticamente la stessa (sebbene loro siano già in fase compositiva), ma con mia grande goduria eliminano la cover dei Clash che rende l'esibizione da 10 e lode in automatico. In sostituzione ecco rispuntare la cover di Pump it up di Costello cantata da un Lemmy-Asso in grande forma vocale..direi quasi un powerpop-speedmetal Asso! Cagate a parte...questa è la dimostrazione di quanti bei gruppi ci siano in circolazione oggi..ce ne sono per tutti i gusti davvero..per i cuori più folk, per i cuori più brit, per i cuori più Mob...insomma...scegliete il vostro preferito e seguitelo ovunque, io la mia scelta l'ho fatta e per ora non mi sono mai pentito (forza Radio Days da qualche settimana pure su DeeJay Tv...ricordatevi di me).
Ecco che sale sul palco Paul-fazzoletto-Collins che attacca subito in formissima con le perle del suo repertorio pop...da work a day world, let me into your life, Hangin on the telephone, Working too hard, kids are the same, what life is all about (con Fra Likely alla voce e un Paul Collins in versione Babbo premuroso),different kind of girl....per poi finire con rocknroll girl e walking out on love con invasione di palco di Radio Days e Remington e balli sfrenati sotto il palco. Richiamato a gran voce esce e spara Paper Dolls alla velocità della luce sulla quale giustamente chiunque dà di matto sudando tantissimo. Terzo tour (se non erro) in 3 anni (se non erro)...ve lo siete persi ancora? Siete dei bifolchi...e siete dei bifolchi anche solo se pensate che sia un'operazione revival con un vecchietto che strimpella...Paul Collins è un grande e sebbene io non sia un fan sfegatato non posso che rallegrarmi a vedere quanta energia ci mette ancora a suonare...e poi insomma...si vede da un miglio che è davvero commosso e stupito da quante band di ragazzi si siano fatte influenzare dal suo sound.

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