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Paul Dowswell, Il ragazzo di Berlino, Feltrinelli

Creato il 11 maggio 2012 da Atlantidelibri
Italiano: Sede della STASI Museum a Berlino

Italiano: Sede della STASI Museum a Berlino (Photo credit: Wikipedia)

dopo lo splendido Auslander, in cui ci trasportava nella Polonia della Seconda Guerra Mondiale, Paul Dowswell convince ancora i giovani lettori con questo bel romanzo, ambientato nella cupa Germania Ovest. Paure, preoccupazioni per l’occhio ben poco discreto della Stasi, desideri di grandi e adulti si confrontano grazie all’abile penna dell’autore, capace di restituire l’atmosfera di quegli anni e la voglia di un ragazzino di ascoltare musica rock e di gustare le altre “miserie decadenti occidentali”.

Paul Dowswell, Il ragazzo di Berlino, Feltrinelli

Germania, 1972. Alex Ostermann vive con la sua famiglia a Berlino Est. I genitori hanno credenziali irreprensibili per il regime, ma lui e sua sorella Geli non sposano interamente la propaganda sovietica e si “ostinano” a vedere del buono nella cultura occidentale. Alex è affascinato dalla musica rock, ascolta di nascosto i Rolling Stones e i Led Zeppelin e ha perfino formato una piccola band con i suoi amici. Geli, sempre vestita di nero e con le sue fotografie di edifici in rovina, mostra inclinazioni “decadenti”. A casa, i genitori fingono di disapprovare le passioni dei figli, mentre l’unica a parlare in modo critico del regime è la nonna. Alla fine, l’eccessivo “individualismo” dei ragazzi, pericoloso per la “causa socialista”, attira l’attenzione della Stasi, che comincia a tenerli d’occhio. Quando le pressioni diventano insopportabili, la famiglia Ostermann riesce a fuggire dalla Ddr, ma a un prezzo che Alex e Geli non sono disposti a pagare. Età di lettura: da 12 anni.



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