Con Kagame al potere, il Rwanda ha sicuramente fatto passi da gigante. Nel 1994, dopo il genocidio, era un paese distrutto che fra l’altro non poteva nemmeno beneficiare degli aiuti internazionali a causa dell’opposizione della Francia, indignata per essere stata militarmente sconfitta dai 10.000 guerriglieri del FPR. Oggi è un paese in pieno sviluppo, ordinato, pulito, sicuro e bene organizzato, ma sulla strada della democrazia è ancora al punto di partenza. E lo sarà finché non sarà superato l’etnismo, la maledizione africana secondo la quale un partito nonrappresenta gli interessi di un paese ma quelli esclusivi di un’etnia. Il FPR al potere si vuole inter-etnico, ma l’etnismo affiora continuamente nei partiti di opposizione e in una parte della stampa. Siccome è stato l’odio etnico che ha portato a un genocidio nel quale sono morte oltre un milione di persone,potete immaginare perché il regime lo tema come la peste e condanni fino a 7 anni di prigione chi si azzarda solamente a nominare le etnie.
Dragor