Non so perché mi ricorda tanto il sodalizio Forza Italia - Lega Nord che poi ha prodotto lo sfascio della Lega con lo scandalo Belsito e tutto ciò che ne è conseguito, con il cambio dei vertici del partito verde!
Contemporaneamente si è prodotto anche un cambio nei vertici della cupola calabrese, non so se l'avete notato, perché è qualche anno che su SkyTg 24, molte volte è intervenuto il comandante dei ROS Mario Parente per commentare un'azione che ha portato il sequestro di ingenti beni della 'ndrangheta e gli arresti di esponenti di spicco della cupola
In Video l'esempio di una di queste interviste
Sinceramente in Salvini non vedo assolutamente un grande personaggio politico, porta avanti un discorso populista, più o meno simile, per certi aspetti a quello di Grillo, ma di concreto ad ora c'è ben poco...
Si intuisce solamente un disegno già ben architettato in precedenza, dove il regista era lo stesso, però in tal caso parlerei di playmaker nano, perché l'impostazione del gioco è decisa da qualcun altro
Il 10 gennaio Belsito, in qualità di Tesoriere della Lega Nord, stanzia oltre 7 milioni di rimborsi elettorali in investimenti in paesi stranieri come Tanzania, Cipro, Norvegia. Emergono poi altri movimenti interessanti (che fanno lamentare a Belsito la violazione del segreto bancario) nell'ultimo semestre del 2011 sui conti correnti liguri della Lega. Da lì sono stati staccati assegni per un valore complessivo di 450.000 euro. Poi risultano trasferiti dai conti liguri circa 700.000 euro ad altri conti correnti della Lega Nord, su cui ci sarebbe la firma di Belsito come amministratore del partito. La vicenda, per la quale Belsito è stato indagato dalla Procura di Milano (in collaborazione con altre procure della penisola) avrebbe provocato numerose reazioni di disappunto tra i militanti ed esponenti del partito come l'eurodeputato Matteo Salvini che ha denunciato le pessime condizioni di alcune sezioni locali della Lega che non ricevono alcun incentivo. Lo stesso leader e Segretario federale Umberto Bossi è stato costretto a chiarire di aver approvato personalmente le operazioni di Belsito e di aver investito all'estero invece che in Btp italiani perché a suo dire l'Italia era a rischio default.
Dal 2012 i vertici Lega ripuliti
Il 5 aprile 2012 Bossi si è dimesso da Segretario Federale del partito a seguito dell'inchiesta giudiziaria che ha coinvolto il tesoriere del partito Francesco Belsito, anche lui dimissionario, e la famiglia dello stesso Bossi, dal momento che parte del denaro della Lega Nord, ottenuto come finanziamento pubblico, sarebbe stato utilizzato dalla famiglia Bossi per scopi privati[124][125].
Tale vicenda coinvolge altri esponenti di spicco della Lega come Rosi Mauro, Roberto Calderoli e Francesco Speroni[126]. La vicenda ha portato, inoltre, il figlio di Bossi, Renzo Bossi, a dimettersi dal Consiglio regionale della Lombardia[127].
Contestualmente alle dimissioni da Segretario, il Consiglio Federale del partito nomina Bossi Presidente Federale, al vertice del partito nomina un triumvirato composto da Roberto Maroni, Roberto Calderoli e Manuela Dal Lago, che lo guiderà fino al congresso, e Stefano Stefani nuovo tesoriere
Prima del V congresso vengono celebrati i congressi nazionali (regionali): in Veneto il maroniano Flavio Tosi batte il bossiano Massimo Bitonci e diventa segretario della Liga Veneta[136]; in Lombardia il maroniano Matteo Salvini batte il bossiano Cesarino Monti diventando segretario della Lega Lombarda[137]; in Liguria la maroniana Sonia Viale batte il bossiano Giacomo Chiappori[138]; in Friuli Venezia Giulia il maroniano Matteo Piasente batte il bossiano Marco Ubaldi[139]; in Emilia il maroniano Fabio Rainieri batte il bossiano Riad Ghelfi[140]; in Romagna il maroniano Gianluca Pini viene confermato segretario mentre in Trentino è confermato segretario il maroniano Maurizio Fugatti Il 7 dicembre 2013 si tengono primarie per la segreteria del partito organizzate da Roberto Calderoli, i candidati iniziali erano Umberto Bossi, Matteo Salvini, Giacomo Stucchi, Manes Bernardini, Roberto Stefanazzi, Flavio Tosi, Gianluca Pini e Erminio Boso. Ma in seguito alla rinuncia di Tosi, alla non ammissibilità delle candidature di Pini e Boso raggiungono le mille firme necessarie solo Bossi e Salvini[158]. I seggi erano 56 in tutto il centro-nord con la possibilità di voto solo per i soci ordinari con almeno un anno di militanza nel partito che sono 17.747[159].
Il vincitore delle primarie è stato Salvini con l'82% di voti e Bossi ha ottenuto il 18%, su un totale di 10.206 votanti[159][160]. L'elezione è stata ratificata dai 300 delegati durante il congresso convocato dal partito il 15 dicembre al Lingotto di Torino[161], proclamando ufficialmente Matteo Salvini nuovo segretario federale del movimento
Dal 2012 le operazioni contro la 'ndrangheta
- Il 24 febbraio 2012 nell'operazione Affari di famiglia i carabinieri di Reggio Calabria arrestato 5 persone presunte affiliate ai Ficara-Latella e Iamonte e sequestrano 20 milioni di euro di beni, sono accusati di estorsione nei confronti di quelle aziende che stavano eseguendo i lavori di ammodernamento della statale 106 nei tratti dove le ndrine esercitavano il loro potere (pretendevano il 4% dell'appalto)[107]
- Il 29 marzo 2012 viene arrestato il gp di Palmi Giancarlo Giusti colluso con l'Ndrangheta, e nella fattispecie con i Lampada di Reggio Calabria i quali gli fornivano prostitute in alberghi lussuosi di Milano. Il 27 settembre 2012 viene condannato a 4 anni di carcere[108][109].
- Il 30 marzo 2012 si conclude l'operazione Tela di ragno dei Carabinieri di Cosenza in cui sono indagate 250 persone, sono stati eseguiti arresti in Calabria, Lombardia e Veneto. L'operazione fa luce anche sulla faida che imperversava nel cosentino tra il 1999 e il 2004 e su un delitto del 1979, del 1993 e del 2008. Le ndrine in questione sono: Muto, Lanzino-Locicero di Cosenza, Scofano-Mastallo-Ditto-La Rosa e Serpa di Paola, Calvano e Carbone di San Lucido, e Gentile-Besalvo di Amantea[110][111].
- Il 21 maggio 2012 nell'operazione Falsa politica vengono arrestate a Siderno 15 persone presunte affiliate ai Commisso, tra cui un ex consigliere della regione Calabria, un ex consigliere della provincia di Reggio Calabria ed un consigliere del comune di Siderno[112].
- Il 4 giugno 2012 con l'operazione Magna Charta dei Carabinieri del ROS vengono arrestati esponenti dei Bellocco piemontesi in alleanza con elementi della criminalità bulgara come Evelin Nicolov Banev, per gestire un traffico di droga tra Lombardia, Piemonte, Veneto, Bulgaria, Spagna, Olanda, Slovenia, Romania, Croazia, Finlandia e Georgia. La droga proveniva da Venezuela, Argentina e Isola di Santo Domingo[113].
- L'11 settembre 2012 vengono eseguiti 37 arresti a Milano nell'operazione Ulisse dei Carabinieri, scaturita dalla precedente operazione Crimine. Gli arrestati sono accusati di estorsione, usura e associazione mafiosa[114].
- Il 23 ottobre 2012 i carabinieri concludono l'operazione Colpo di coda con 22 ordinanze di custodia cautelare tra Calabria e Piemonte accusati di associazione di tipo mafioso, estorsione, traffico di droga, porto e detenzione di armi illegale tra cui un dirottamento delle elezioni comunali di Chivasso, in Piemonte[115][116][117].
- Il 13 novembre 2012 si conclude l'operazione Saggezza che porta a 40 ordinanze di custodia cautelare per associazione mafiosa, estorsione, porto abusivo d'armi, usura, illecita concorrenza per il condizionamento di appalti pubblici, minaccia, esercizio abusivo del credito, truffa, furto di inerti, intestazione fittizia di beni verso presunti appartenenti a 5 locali di 'Ndrangheta aspromontani: Antonimina, Ardore, Canolo, Ciminà e Cirella di Platì i quali erano consorziati, per meglio competere con le altre realtà criminali, in una struttura di Ndrangheta detta "Corona", di cui il capo, detto Capo-Corona era Vincenzo Melia, Luigi Varacalli, Nicola Romano e Nicola Nesci i consiglieri. Tra gli arrestati anche l'ex presidente della comunità montana aspromonte orientale[118][119]
- Il 20 novembre 2012 si conclude l'operazione Gringia che arresta 13 persone coinvolte nella faida di Stefanaconi
- Il 12 febbraio 2013 con l'operazione Ada vengono emesse 65 ordinanzie di custodia cautelare contro presunti affiliati degli Iamonte, tra cui il sindaco di Melito Porto Salvo accusati di associazione mafiosa, traffico di droga e traffico di armi[122][123][124].
- Il 5 marzo 2013, dopo cinque anni di indagini, si conclude l'operazione Metropolis della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dello Scico di Roma che ha portato all'arresto di 20 persone, tra affiliati dei Morabito come Giuseppe Morabito (già in carcere) e degli Aquino come Rocco Aquino (già in carcere) e al sequestro di beni del valore di 450 milioni di euro accusati di aver costruito illegalmente lungo la costa ionica da Catanzaro a Reggio Calabria residenze che avrebbero rivenduti a ricchi facoltosi spagnoli e inglesi con l'aiuto di un membro dell'IRA irlandese Henry James Fitzsimons a fini di riciclaggio di denaro. Nell'operazione di costruzione sono state coinvolte maestranze locali anche per acquisire consenso sociale[125].
- Il 23 maggio 2013 con l'operazione Atlantide poi ribattezzata Lybra vengono arrestati presunti esponenti dei Tripodi accusati di aver raccolto dei voti per esponenti politici, i quali non sono indagati, in cambio di appalti. A Padova sono state arrestate 20 persone tra cui molti imprenditori accusati di essere collusi con la cosca ed infine a Brescia vi è l'infiltrazione presso la società Medialink. Vengono ricostruite le azioni malavitose della cosca dal 2006 al 2012[126].[127][128]
- Il 29 maggio 2013, durante l'operazione Piana condotta dalla DIA, vengono arrestati a Lamezia Terme 4 imprenditori che si presume siano legati ai Giampà e sequestrati beni del valore di 25 milioni di euro[129].
- Il 22 giugno 2013 durante l'operazione Hybris vengono arrestate ad Aosta tre presunti affiliati dei Pesce residenti a Saint-Marcel accusati di danneggiamento, estorsione, rapina commessi col metodo mafioso[130].
- Il 3 luglio 2013, durante l'operazione Itaca vengono arrestate 25 persone di cui alcune affiliate alla cosca e altre, tra cui imprenditori e professionisti, fiancheggiatori di essa, sarebbe coinvolto anche il sindaco di Badolato. Le accuse sono di estorsione, associazione mafiosa, usura e spaccio di droga[131][132].
- Il 12 luglio 2013, durante l'operazione Plinius vengono arrestate 38 persone tra Cosenza, Bari, Matera, Terni e Salerno facenti capo o presunte affiliate ai Valente-Stummo, del Locale di Cetraro accusate di associazione mafiosa, corruzione, turbativa d'asta, sequestro di persona, falso, concussione detenzione e porto d'armi, vengono inoltre sequestrati beni dal valore di 60 milioni di euro. Sarebbe coinvolto anche il Sindaco del comune cosentino di Scalea e alcuni dei suoi assessori[133][134][135].
- L'11 settembre 2013, durante l'operazione Ammitt condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Pistoia e del Gico e del Nucleo di Polizia Tributaria di Firenze e dalla Guardia di Finanza vengono arrestate 5 persone riconducibili ai Piromalli-Molè e sequestrati immobili dal valore di 44,5 milioni di euro: tra Montecatini Terme, in provincia di Pistoia, Gioia Tauro e Lamezia Terme[136][137].
- A ottobre 2013 i finanzieri del GICO di Roma e del Goa arrestano a Roma il venezuelano Edmundo Josè Salazar Cermeno detto Il chimico, latitante dal 2011 (conclusione dell'operazione Solare 2) e presunto broker tra le cosche Aquino-Coluccio e il cartello del Golfo e i Los Zetas per traffici di cocaina, metanfetamine e cannabis proveniente dall'America del Sud. Era incaricato di gestire tutta la logistica del traffico che coinvolgeva anche criminali dei cartelli presenti a New York, la droga in Europa invece approdava in Spagna che giungeva anche attraverso idrovolanti. Le forze dell'ordine italiane hanno collaborato con 10 procure degli Stati Uniti per disvelare i rapporti con i cartelli messicani[138].
- Il 6 novembre 2013 La guardia di Finanza di Reggio Calabria conclude l'operazione Araba Fenice che ha portato all'esecuzione di 47 ordinanze di custodia cautelare a Reggio Calabria. Sono accusati di associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di beni, attività finanziaria abusiva, corruzione e peculato. Hanno inoltre sequestrato 14 società e beni del valore di 90 milioni di euro. I "colletti bianchi" arrestati sarebbero riconducibili alle famiglie Rosmini, Latella, Serraino, Audino e Nicolò[139][140].
- Il 20 novembre 2013 nell'operazione Sipario vengono arrestate dai carabinieri 12 persone di Melito Porto Salvo, riconducibili agli Iamonte, accusate di associazione mafiosa e di illeciti nell'assegnazione di appalti pubblici[141]. Sarebbe coinvolto anche l'ex Sindaco Iaria[142].
- Il 26 novembre 2013 con l'operazione Erinni vengono arrestate 20 persone per il coinvolgimento in nuovi episodi della faida tra i Ferraro-Raccosta e Mazzagatti-Polimeni-Bonarrigo e sequestrati beni del valore di 70 milioni di euro. Francesco Raccosta il 3 marzo 2012 uccide il boss Domenico Bonarrigo e per vendetta il suo clan uccide Francesco Raccosta a sprangate e viene dato in pasto ai maiali moribondo, da come si evince dalle intercettazioni. Inoltre il boss dei Ferraro Giuseppe per non essere ucciso anch'egli ha dovuto consegnare tutti coloro che avevano partecipato all'omicidio del boss. Vengono quindi ammazzati anche il cognato Francesco Raccosta Carmine Putrino e Vincenzo Ferraro e Vincenzo Raccosta uccisi a colpi di pistola. Per gli omicidi vengono anche chiamate componenti della famiglia residenti a Roma, in cui le 'ndrine hanno alcune attività ora sequestrati dalle forze dell'ordine, tra cui Simone Pepe[143][144].
- Il 18 dicembre 2013 si conclude l'operazione dei carabinieri Grillo parlante 2 con 8 orresti in Lombardia con l'accusa di estorsione con metodo mafioso
- L'8 gennaio 2014 si conclude l'operazione Platino della DIA con 10 ordinanze di custodia cautelare tra Milano e Reggio Calabria a presunti affiliati ai Barbaro-Papalia accusati di estorsione e traffico di droga, controllavano anche i servizi di sicurezza di alcuni locali milanesi tra cui il Borgo, i Magazzini Generali, il De Sade e il Codice a barre[146]. Viene riaperta un'indagine sull'omicidio del nomade Giuseppe De Rosa, ucciso il 9 ottobre 1976 in una rissa nell discoteca Skylab conseguenza di un'altra rissa verificatasi la sera prima alla discoteca Parco delle Rose (attuale Borgo-Karma) tra alcuni nomadi e alcuni e un certo calabrese Nino Cerra. Il responsabile della morte sarebbe l'ex capo-locale Rocco Papalia, che ai tempi fu prosciolto da ogni accusa[147][148][149].
- Il 14 gennaio 2014 si conclude a Milano, l'operazione Tamburo, iniziata nel 2009 che ha portato all'arresto per traffico di droga di 13 persone, presunte affiliate ai Mancuso, Barbaro-Papalia e agli Ursino-Macrì. Gli arrestati erano residenti a Cesano Boscone e Cisliano[150].
- Il 20 marzo 2014 vengono arrestate 23 persone per traffico internazionale di droga tra cui esponenti degli Ietto-Cua-Pipicella come Pasquale Bifulco che era in collaborazione con un'organizzazione criminale montenegrina che faceva capo a Vladan Radoman, e a peruviani, brasiliani, inglesi e irlandesi importavano cocaina dal Perù, passava attraverso i porti brasiliani e giungeva a Gioia Tauro[151][152][153].
- Il 2 aprile 2014 si conclude l'operazione della guardia di finanza Metastasi che porta all'arresto di 10 persone tra cui presunti esponenti dei Trovato del locale di Lecco, il consigliere comunale di Lecco Franco Palermo che sarebbe anche affiliato e il sindaco del comune di Valmadrera Marco Rusconi; sono stati sequestrati anche 17 immobili, 5 auto e due bar e quote di partecipazione ad alcune società[154][155].
- Il 1º luglio 2014 si conclude con 20 arresti tra Torino, Novara, Milano, Savona, Genova, Catanzaro e Crotone l'operazione San Michele nei confronti di presunti esponenti della 'ndrina distaccata dei Greco di San Mauro Marchesato, del locale di Volpiano (in Provincia di Torino),del Crimine di Torino, un sovrastruttura delle locali presenti a Torino e alcuni imprenditori settentrionali. L'affare era coordinato da Angelo Greco che dal 2013 si era trasferito a Venaria Reale. Erano riusciti ad ottenere una cava tra Chiusa di San Michele e Sant’ambrogio sia per il cantiere della TAV che per depositare illecitamente rifiuti pericolosi. Erano riusciti ad ottenere l'appalto per la ristrutturazione della galleria Prapontin (autostrada Torino Bardonecchia), i lavori di pulizia e di sgombero neve della A 32 e dell’aeroporto di Caselle[156][157].
- Il 22 luglio 2014 con l'operazione Rifiuti SPA 2 vengono effettuati 24 arresti tra Calabria, Veneto e Francia contro presunti esponenti della cosca Alampi, e contro un amministratore giudiziario a cui erano state affidate le aziende già sequestreate nel 2007 alla cosca nell'operazione Rifiuti SPA il cui capo Matteo Alampi dal carcere ancora impartiva ordini. Ssono accusati di aver fatto truccare degli appalti, di aver turbato la libertà degli incanti, d'intestazione fittizia di beni e di sottrazione di oggetti sottoposti a sequestro, con finalità mafiose[158].
- Il 22 agosto 2014 con l'operazione Helvetia i carabinieri di Reggio Calabria in collaborazione con le forze dell'ordine elvetiche predispongono il fermo per 18 persone presunte affiliate al Locale di Frauenfeld in Svizzera[159][160].
- Il 18 novembre 2014 con l'operazione Insubria vengono arrestate 40 persone, presunte affiliate ai locali di Fino Mornasco, Cermenate e Calolziocorte in provincia di Lecco e Como. Per la prima volta viene filmato il rito di passaggio alla dote di Santa