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Paura a Torino, ecco la testimonianza di un tifoso:”Bambini picchiati e bottiglie di birra spaccate in pieno viso”

Creato il 03 aprile 2012 da Weblink

Paura a Torino, ecco la testimonianza di un tifoso:”Bambini picchiati e bottiglie di birra spaccate in pieno viso”

A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” è intervenuto Rosario Savarese, presidente del Club Napoli Meta,che racconta la sua triste esperienza vissuta a Torino ”Vorrei raccontare la mia avventura a Torino per denunciare alcuni atti di violenza che purtroppo ho vissuto ed hanno vissuto come me i tifosi del Napoli che hanno affrontato un viaggio per vedere giocare la squadra del cuore. Arrivati allo Juventus Stadium alcuni supporters della Juventus ci hanno assaliti. Io ero con altri tifosi del Napoli e quindi insieme a bambini, donne e famiglie. I tifosi bianconeri, se così si possono chiamare, hanno addirittura picchiato i bambini. Io, per non essere molestato, sono dovuto scappare in un palazzo. La struttura delllo Juventus Stadium fa onore al club bianconero ma l’organizzazione è stata pessima. Non solo noi napoletani dobbiamo sopportare che all’interno dello stadio vengano esposti striscioni e cantati cori contro il Napoli, ma che ci siano anche persone ferite mi sembra troppo. I danni sono stanti anche gravi perchè i supporters della Juventus, ad alcuni tifosi azzurri hanno rotto bottiglie di birra sul viso, ad altri hanno rotto il naso, ad altri ancora i denti. Tutto questo è accaduto all’esterno dello stadio dove non c’era nemmeno una divisa e quindi agenti di polizia o carabinieri. Qualche minuto più tardi sono arrivati alcuni giornalisti della Juventus fingendo di riprendere queste scene ma in realità le telecamere erano spente. Sono dispaciuto perchè non siamo stati difesi a dovere e quei pianti strazianti dei bambini non li dimenticherò facilmente, sono state scene agghiaccianti. Su di un campo di calcio si affrontano due squadre e quindi si può vincere, perdere o pareggiare ma vorrei che ci fosse maggiore tutela per i tifosi delle squadre avversarie che seguono con passione i colori della propria squadra e, non per questo, devono subire violenze”.


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