Magazine Diario personale
Mi son messa di impegno, ho trovato una giusta posizione comoda e ho iniziato a immaginare il mio futuro.
Lo vivevo come se fosse una cosa del passato, vedevo ogni minima azione, sentivo ogni profumo, come se vivessi un flash back, tutto era bellissimo, perfetto.
Angoscia, ansia, malessere generale...
Possibile che si abbia paura del bello?
Siamo così abituati a star male, a lamentarci che ogni prospettiva di miglioramento ci fa paura?
Qualcuno mi ha detto che è la paura dell'ignoto.
Come può far paura un ignoto che immagini perfetto? Se sai che è bello non dovrebbe far paura in ogni caso!
"Tu sei completamente matta" Questa è l'unica risposta che mi son data. Non può essere diversamente!
Psicologicamente insana.
E se fosse invece il fatto che ho immaginato troppo perfettamente e inconsciamente ho fatto il paragone col presente?
Un presente completamente l'opposto, un presente on cui ti sforzi di sorridere perché un sorriso schiaccia momentaneamente il dolore che hai dentro?
Proprio ieri ho avuto una discussione a riguardo.
Si parlava del fatto che pensare al proprio futuro in modo positivo, è facile, ma allo stesso tempo non è semplice.
Mi sono un po' alterata, perché da ciò che ho letto, pensando al futuro si dovrebbe eliminare qualsiasi pensiero o parola negativa, anche il NON, perché per la legge di attrazione, ogni cosa negativa, anche la più insignificante, attrae negatività.
... e poi io cado nel più futile! Paura del bello.
Come se fossi drogata di cose negative.
Ecco, forse è questo il punto!
Ci si assuefa a tutto ciò che va male a un punto tale che quando si cerca di uscirne si sta male, come chi fa uso di sostanze stupefacenti e cerca di disintossicarsi. Il primo periodo è il più difficile, si sta male, febbre e convulsioni, ma poi si ritrova la stabilità.
Probabilmente bisogna superare quel periodo di transizione per disintossicarsi da pianti, depressioni, paure e corse, discussioni e disperato bisogno di fuggire lontano dove non c'è anima viva, dove niente e nessuno può scalfirti.
Che risposta dareste alla #domanda: può il pensiero di un futuro roseo farti stare veramente male?
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