1906
La Gran Bretagna è passata da una politica coloniale di popolamento ad una di sistematico sfruttamento, calpestando i basilari diritti umani di cui da sempre gli anglosassoni si dicono difensori. Tali strategie coloniali si scontrano con quelle delle altre potenze europee come Germania e Francia. Le tensioni che ne derivano sfoceranno nella Prima Guerra Mondiale causando milioni di morti.
Ma tanto a noi che ce ne fotte?!
Nulla!
E se ne sbatte le palle pure Mr. Banks, perché grazie all’intensivo e sanguinoso sfruttamento coloniale britannico, nel 1906 a Londra si sta una crema, soprattutto nei quartieri alti.
E indovinate un po’ chi abita proprio a Londra nell’elegantissimo Viale dei Ciliegi 17?
No, non Abramovic imbecilli, ma Mr. Banks!
Ahh dovreste conoscerlo Mr. Banks: un uomo insensibile, conservatore e maschilista. Uno di noi insomma.
Mr Banks lavora per la Banca d’Inghilterra, ciò vuol dire che non capisce nulla d’arte, ma possiede molti quadri, non capisce nulla di musica, ma va a molti concerti, e in generale non capisce nulla di nulla salvo che di numeri, ma tiene per le palle molte persone.
Mr. Banks ha due figli, Jane e Michael, che sono due gran cagacazzi e nessuna governante vuole lavorare con loro.
Ma c’è un’extracomunitaria con un disperato bisogno di soldi che si offre volontaria, il suo nome è Big Mama e ha delle ottime credenziali visto che ha già lavorato in Via col vento.
Big Mama sta percorrendo Viale dei Ciliegi per andare a bussare alla porta della famiglia Banks, ma viene trafitta al cuore da un ombrello.
È l’ombrello di Mary Poppins – che col cazzo che si fa soffiare un lavoro così ben retribuito- . Così mentre il suo amante Berth nasconde il cadavere di Big Mama, lo fa a pezzi, lo cuoce con due dadi Star e lo distribuisce alla mensa dei poveri, Mary Poppins supera il casting dei Banks e con 4 si, compreso quello della Littizzetto, diventa la nuova governante di Jane e Michael.
Il primo step è rimettere in ordine la camera dei bambini che sembra Saigon nel 1975. I ragazzini non hanno voglia di farlo, allora la Poppins ricorre alla magia (così si chiamavano gli allucinogeni all’epoca) e al grido di “con un poco di zucchero la pillola va giù”, droga i due bambini e li piega al suo volere.
Mary Poppins, però, si rende conto di aver esagerato con le dosi quando trova Michael e Jane che ridono appesi al soffitto, allora, per evitare di chiamare l’esorcista, li porta al parco a prendere un po’ d’aria sperando che gli passi la botta, ma i due bambini sono in pieno trip da acidi e colti da un raptus cercano di tuffarsi nei disegni di un barbone dando delle craniate pazzesche sull’asfalto.
Mary Poppins è nel panico: non può tornare a casa Banks con i due marmocchi strafatti e coperti di sangue, così, d’accordo con il suo sordido amante Berth, fa rapire i ricchi bambini da gruppo di spazzacamini sardi.
Nel frattempo Mr. Banks assume una delle pillole di Mary Poppins pensando sia valium.
Dopo mezz’ora arriva in ufficio cantando e saltando e fa irruzione nel consiglio d’amministrazione della Banca d’Inghilterra per raccontare una barzelletta:
“Una volta ho visto un tizio con una gamba di legno di nome Smith… Sapete come si chiamava l’altra gamba?”
Il CEO non capisce la battuta e gli spara a una gamba.
Il giorno dopo succedono molte cose:
la polizia organizza una retata e massacra a manganellate una ventina di spazzacamini.
Mr. Banks compra un aquilone e se lo attacca alla sedia a rotelle.
Jane e Michael entrano in una comunità di recupero dove conoscono altri tossicodipendenti minorenni come Alice e Lucignolo, l’amico di Pinocchio, che si brucerà così tanti neuroni da diventare un programma di Italia Uno.
Dopo circa due settimane il CEO della Banca d’Inghilterra finalmente capisce la battuta e sorride.
Poi va nel suo albergo a Parco della Vittoria e si spara un weekend di sesso sfrenato con la Signora Banks.
di Marco Improta All rights reserved