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Paure del cuore e sofferenze relazionali (prima parte).

Da Lucap12 @lucapittioni
Paure del cuore e sofferenze relazionali (prima parte).

Le paure del cuore di una persona possono trasformarsi in sofferenze relazionali che indeboliscono e limitano i rapporti sociali, familiari, di coppia ed amicizia. Le persone spesso sottovalutano le tensioni emotive, la rabbia, le delusioni oppure le paure che improvvisamente sentono nel proprio cuore. Questo atteggiamento personale di incuria può gradualmente creare insensibilità ed indifferenza relazionale che inibisce ogni slancio vitale e passionale nei rapporti significativi della propria vita. Il cuore può simbolicamente congelare e di conseguenza una persona riduce le proprie capacità di compiere gesti ed atti di affetto ed altruismo. I rapporti tra le persone che hanno il cuore “congelato” diventano formali o sono basati sulla ricerca del piacere e della reciproca convenienza. Questa tipologia di rapporti solitamente genera gradualmente una forma di sofferenza del cuore che acceca le emozioni di una persona. L'invalidità emotiva o cecità del cuore può impedire di riconoscere i bisogni propri ed altrui di affetto, amore, aiuto, comprensione e compassione. Le paure del cuore possono essere un segnale del disagio provato da una persona e quindi aiutano a salvaguardare la salute fisica ed emotiva ed a compiere scelte personali per allontanare lo sfruttamento, l'abuso di potere e la violenza. Le paure del cuore possono segnalare alla persona le situazioni della vita in cui tende a comprimere le proprie opportunità di evoluzione interiore e relazionale. Le paure che diventano sofferenze del cuore possono indicare i sacrifici compiuti da una persona per timore della solitudine o delle maldicenze diffuse nella comunità in cui ha vissuto. Il rispetto di sé stessi e della propria natura spirituale deriva anche dalla disponibilità a ricevere le impressioni del nostro cuore. Le persone disposte a sentire il proprio cuore muovono il proprio corpo nel mondo senza subire l'arresto del pensiero intuitivo e creatore. Le persone che pensano anche con il proprio cuore sono più capaci di atti che allontanano e riducono i mali della società e gli egoismi nelle organizzazioni, nei nuclei familiari o nei rapporti interpersonali basati sulla lussuria ed il piacere.


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