Mister Sannino in Chievo-Atalanta – Foto Galetto / Il Nazionale
8 OTTOBRE – Sicuramente la pausa di campionato torna a dir poco utile a mister Sannino e ai suoi collaboratori. C’è un Chievo da risollevare assolutamente e ben vengano queste due settimane prima del prossimo delicatissimo match a Marassi contro il Genoa. Non sarà una partita da dentro o fuori, ma poco ci manca. Anche perchè, a seguire, si susseguiranno gli scontri, nell’ordine, con Fiorentina e Milan (che, ferito, risulterà ancora più pericoloso), prima di andare a Bologna contro la derelitta (al momento in cui scriviamo) squadra felsinea, appena “distrutta” dall’altra squadra veronese, il lanciatissimo Hellas.
E’ un campionato, questo, che sta entrando decisamente nel vivo e che per fortuna non vede in crisi soltanto il Chievo, ma anche – e soprattutto – proprio il Bologna degli ex Pioli e Moscardelli, la Sampdoria e il Sassuolo (pur in ripresa), oltre allo stesso Genoa, prossimo avversario dei gialloblù.
Cosa non va? Tanto, troppo. La difesa e l’attacco…e quindi, come sempre in questi casi, anche il centrocampo. Praticamente tutto. La quadra del cerchio non è stata ancora trovata dall’ex allenatore di Varese, Siena e Palermo e onestamente, in questo momento, appare pure lontana…il modulo che il tecnico campano sta utilizzando, (il 4-4-2) non pare convincere più di tanto gli addetti ai lavori. 13 gol incassani, 5 realizzati…numeri impietosi che molto dicono delle difficoltà di questa squadra. Parlando allora di moduli il 3-5-2 che bene ha fatto contro la Juve (e anche per mezzo campionato, nel 2012-2013 quando a guidare la truppa c’era la coppia Corini-Nicolato) può essere un’alternativa, ma qualcuno ha invocato anche un 4-3-1-2 (ricordando la bella annata di Pioli) che probabilmente aiuterebbe Thereau ad esprimersi al meglio, dando maggiori alternative all’attacco che, col modulo attuale, oltre al francese può proporre soltanto un altro attaccante (di solito il ballottaggio è fra Paloschi e Pellissier). Così, invece, Thereau arretrerebbe sulla trequarti e i due attaccanti potrebbero coesistere, dando magari anche la possibilità, a gara in corso, ad Ardegmagni di subentrare. Sarebbe un po’ come sconfessare il mercato, che ha puntato sulle ali? Sicuramente, ma forse si potrebbe per il momento cominciare a dare una scossa all’ambiente racimolando prestazioni convincenti e soprattutto punti…poi con il tempo, come d’altronde fatto dallo stesso Corini un anno fa, una volta ripresa la “corsa” verso la salvezza può anche essere trovato lo spazio per provare qualche esperimento. In questo momento il morale è basso e al primo errore (che quasi sempre viene punito con il gol…d’altronde siamo in serie A, bellezza!) quasi sempre poi la squadra rischia di subire psicologicamente il contraccolpo. E’ accaduto con la Juve, con il Catania e con l’Atalanta. Ovvio che occorra prima di ogni altra cosa puntellare la difesa.
Per farlo Sannino deve, però, recuperare in primis Dainelli. Non sarà certo lui il “salvatore della patria”, ma è senza ombra di dubbio il difensore col maggior tasso tecnico a sua disposizione e con il carisma giusto per guidare al meglio i compagni. I vari Bernardini e Claiton stanno, da esordienti in A, cercando di dare il loro onesto contributo, ma forse sta mancando un po’ la personalità di Cesar, da cui ci si aspettava prestazioni più convincenti. Vedremo se la difesa a 4 continuerà ad essere la “base” o se si virerà – come d’altronde hanno fatto molte altre squadre del nostro campionato – alla difesa a 3 (che poi di fatto è a 5). A centrocampo, invece, i mediani Rigoni, Radovanovic ed Hetemaj (quando è stato chiamato in causa) hanno quasi sempre timbrato il cartellino, ma sono stati soprattutto gli esterni (con Sestu ed Estigarribia, i più esperti, su tutti) a deludere le aspettative fino ad ora. Sarà soprattutto dal loro stato di forma che dipenderanno le scelte del modulo e degli uomini.
Vedremo. Sannino non va messo in discussione, ma solo nelle condizioni migliori per lavorare e al meglio. Al rientro dalla pausa la sfida ai rossoblù ora allenati da Gasperini (che torna nella “sua” Genova) sarà la cartina al tornasole. Se cambio sarà, lo si vedrà già da quella partita. Tutto il resto è noia.
Ernesto Kieffer
Mister Sannino guarda sconsolato il pallone in Chievo-Atalanta 0-1 – Foto Galetto / Il Nazionale
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