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Pausilypon

Creato il 07 settembre 2013 da Scarabocchiarte @scarabocchiarte
Pausilypon significa: " sollievo dal dolore "

teatro di 2000 posti che fu costruito sfruttando il pendio naturale della collina secondo una tecnica costruttiva tipica dei greci. L'orchestra, del diametro di circa 11 metri, doveva essere in origine pavimentata in marmo.

Pausilypon, Villa di Pollione, panoramica del Teatro

Il ricchissimo beneventano Publio Vedio Pollione magistrato romano, figlio di liberti, che  riuscì  ad entrare nell'ordine equestre per le sue grandi ricchezze, nominato governatore in Asia dall'imperatore Augusto nel I° secolo a.C. per meriti militari , dopo la battaglia di Azio(31 a.C.)  nella quale aveva servito egregiamente l'imperatore, fece costruire una immensa villa sulla collina di Posillipo per riprendersi dalle fatiche e dolori della guerra (da qui il nome Pausilypon , dal greco:” sollievo dal dolore”). Alla sua morte  la villa andò a far parte dell'immenso demanio imperiale e fu ampliato e adeguato a residenza imperiale.La villa di Pollione  sorge su una delle lingue di terra che formano la Baia di Trentaremi  nel quartiere Posillipo a Napoli, oggi racchiusa all'interno del Parco Archeologico ambientale del Pausylipon

 traforo di epoca  romana che collega la piana di Bagnoli al vallone della Gaiola. Fu fatto scavare dall’architetto Lucio Cocceio Aucto per volere di Marco Vipsanio Agrippa, per collegare la villa di Publio Vedio Pollione e le altre ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e Cumae  e successivamente fu fatta ampliare da Lucio Elio Seiano, prefetto di Tiberio.

Grotta di Seiano, ingresso

Oggi vi si può  accedere attraverso la Grotta di Seiano, traforo di epoca  romana che collega la piana di Bagnoli al vallone della Gaiola. Fu fatto scavare dall’architetto Lucio Cocceio Aucto per volere di Marco Vipsanio Agrippa, per collegare la villa di Publio Vedio Pollione e le altre ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e Cumae  e successivamente fu fatta ampliare da Lucio Elio Seiano, prefetto di Tiberio. Dopo la caduta dell’impero romano questo collegamento cadde in disuso e in completo abbandono, le imponenti strutture della villa scomparvero ricoperte dalla vegetazione e dal terreno, mentre gli edifici sul mare sprofondarono in acqua a causa dei fenomeni di bradisismo.  Il traforo, che conduceva alla villa, fu rinvenuto casualmente durante i lavori ordinati da Ferdinando II di Borbone, per la costruzione della strada Coroglio-Bagnoli nel 1841, allora fu subito riportato alla luce e reso percorribile dall'ingegner Mendia, il quale lo fece rinforzare con dei magnifici archi in tufo.Da lì partirono gli scavi  nella zona che permisero il recupero di importanti reperti come la statua delle Nereidi su pistrice, che ritroviamo adesso nel  Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

La grandiosa villa  copriva un'area di quasi nove ettari, nei quali si trovavano  edifici, porticati, giardini, vigneti.  Sapientemente disposti, in modo da consentire il pieno godimento della esposizione al sole ed ai venti oltre che dei panorami.

Pausilypon_panoramica

La grandiosa villa  copriva un'area di quasi nove ettari, nei quali si trovavano  edifici, porticati, giardini, vigneti.  Sapientemente disposti, in modo da consentire il pieno godimento della esposizione al sole ed ai venti oltre che dei panorami. Questo complesso  è stato costruito adeguando l'architettura alla natura e comprendeva oltre alla parte abitativa anche impianti termali, giardini, quartieri per gli addetti ai servizi, aree per gli spettacoli, infatti troviamo i resti del teatro di 2000 posti che fu costruito sfruttando il pendio naturale della collina secondo una tecnica costruttiva tipica dei greci. L'orchestra, del diametro di circa 11 metri, doveva essere in origine pavimentata in marmo. Dal centro di essa si diparte verso l' odeion,  una grande vasca; si tratta di una grande natatio con fontana, in origine adorna di marmi, destinata forse a quegli spettacoli coreografici nell'acqua, che si diffusero nel mondo romano soprattutto nel periodo tardo-antico. Sul lato occidentale del teatro sorgono i resti di un edificio a pianta rettangolare con un lato breve arcuato.Identificato tradizionalmente con un ninfeo, potrebbe anche trattarsi, considerata la funzione degli altri edifici e la consolidata tradizione di gare atletiche che si svolgevano sia a Neapolis che a Puteoli, di un piccolo stadio.Circa 45 metri a sud del teatro, a picco sulla baia di Trentaremi, sorge l' odeion, ovvero un theatrum tectum destinato ad audizioni di poesia, di retorica o di musica. Verso il mare è stata rinvenuta esistenza di un proprio porto ubicato nell'insenatura della "Cala dei lampi", sono stati ritrovati oltre ai resti di strutture portuali anche di edifici annessi  per la conservazione del pescato. 

 Palazzo degli Spiriti o Casa degli Spiriti, è un complesso archeologico che si trova nei pressi di Marechiaro, era un ninfeo annesso alla villa.

Palazzo degli Spiriti

Sui fondali  è possibile osservare i resti di porti, ninfei e peschiere attualmente sommersi a causa del lento sprofondamento della crosta terrestre, in seguito al bradisismo.Dal mare si possono ammirare i resti del  Palazzo degli Spiriti o Casa degli Spiriti, è un complesso archeologico che si trova nei pressi di Marechiaro, era un ninfeo annesso alla villa.

PAUSILYPON

Area Marina Protetta La Gaiola

L'Area Marina Protetta è visitabile mediante visite guidate con battello a visione subacquea, itinerari snorkeling e diving. Il Centro Visite è ubicato presso il CeRD, Centro Ricerca e Divulgazione scientifica del Parco, dove vengono svolte attività didattico-educative per le scuole e attività formative. Il Centro Visite del Parco è aperto al pubblico tutti i giorni tranne il Lunedì dalle 10,00 alle 16,00 (10,00-14,00 nel periodo invernale).
http://www.gaiola.org/

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