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PAVIA. "24 Ore senza di noi" per rivendicare i diritti degli immigrati.

Creato il 26 febbraio 2016 da Agipapress
PAVIA.Torna il 1° marzo "24 Ore Senza di Noi", la manifestazione che rivendica i diritti degli immigrati. 24 Ore Senza di Noi è uno slogan, quantomeno provocatorio, con il quale l'associazione Ci Siamo Anche Noi sfida Pavia a immaginarsi senza migranti. Senza pizzaioli, quindi, né badanti. Senza tutte quelle persone che lavorano qui e vengono da un altro Paese.
"Siamo una società multietnica, che ci piaccia o meno – spiega Carmen Silva, fondatrice dell'associazione – l'immigrazione non è un problema da risolvere con mezzi militari". Previsto per l'1 marzo alle 18,30 un presidio in piazza della Vittoria, al quale seguirà un corteo che coinvolgerà tutte le vie principali della città e culminerà alle alle 20 al Sacro Cuore, dove avrà luogo un momento di confronto pubblico. 
L'associazione Ci Siamo Anche Noi, parte integrante del comitato Primo Marzo e membro attivo del comitato nazionale Sulla Stessa Barca, promuove tale manifestazione, che si svolge al contempo in molte città italiane da ormai 7 anni. "24 Ore Senza di Noi" nasce infatti nel 2009 e si ispira alla Journee Sans Immigres, che descrive l'immigrato non come vittima ma come eguale.
"Oggi in Italia sono per lo più gli immigrati che assistono gli anziani - commenta Carmen Silva - sono loro a lavorare sopportando orari massacranti e venendo pagati una miseria. I migranti producono, anche in tempo di crisi, l'8,6% del PIL, alimentano le casse dello Stato con tasse e contributi previdenziali, portano energie giovani a una società invecchiata e passiva".  
L'iniziativa ha avuto il patrocinio gratuito del Comune di Pavia.
Serena Baronchelli

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