PAVIA. Domenica prossima 26 luglio alle 16,30, si
terrà il nuovo appuntamento con Uno:Uno. A tu per tu con l'opera iniziativa
organizzata dai Musei Civici del Castello Visconteo, con il sostegno dell'Associazione
Amici dei Musei Pavesi che l'ultima domenica di ogni mese conduce alla scoperta
delle collezioni dei Musei pavesi, un capolavoro alla volta.
L'appuntamento del 26 luglio è con Fanciulla che
scrive, gesso dello scultore pavese Giovanni Spertini (Pavia,
1821 - MIlano, 1895), copia dell'originale in marmo realizzata dall'artista nel
1867 per l'Esposizione Permanente di Belle Arti di Brera, e oggi custodita
presso la Galleria d'Arte Moderna di Milano.
Spertini ritrae la Fanciulla in un ambiente
domestico borghese, intenta a scrivere una lettera, e la coglie nell'intimità
del gesto, soffermandosi sull'ambito privato della sfera emotiva.
Nell'opera si legge una cura minuziosa per i dettagli, e l'attenzione
al vero è esemplare nella resa dei capelli, del ciuffo che ricade sulla
scollatura della veste ricamata, nelle maniche, nelle frange del cuscino che
ricopre lo sgabello e nei piedi che sbucano dalla veste.
Il gesso, attualmente inserito nel percorso della
Quadreria dell'Ottocento, sarà presentato al pubblico da Silvia
Salvaneschi - Musei Civici di Pavia.
Magazine Informazione regionale
PAVIA. Domenica prossima 26 luglio alle 16,30, si
terrà il nuovo appuntamento con Uno:Uno. A tu per tu con l'opera iniziativa
organizzata dai Musei Civici del Castello Visconteo, con il sostegno dell'Associazione
Amici dei Musei Pavesi che l'ultima domenica di ogni mese conduce alla scoperta
delle collezioni dei Musei pavesi, un capolavoro alla volta.
L'appuntamento del 26 luglio è con Fanciulla che
scrive, gesso dello scultore pavese Giovanni Spertini (Pavia,
1821 - MIlano, 1895), copia dell'originale in marmo realizzata dall'artista nel
1867 per l'Esposizione Permanente di Belle Arti di Brera, e oggi custodita
presso la Galleria d'Arte Moderna di Milano.
Spertini ritrae la Fanciulla in un ambiente
domestico borghese, intenta a scrivere una lettera, e la coglie nell'intimità
del gesto, soffermandosi sull'ambito privato della sfera emotiva.
Nell'opera si legge una cura minuziosa per i dettagli, e l'attenzione
al vero è esemplare nella resa dei capelli, del ciuffo che ricade sulla
scollatura della veste ricamata, nelle maniche, nelle frange del cuscino che
ricopre lo sgabello e nei piedi che sbucano dalla veste.
Il gesso, attualmente inserito nel percorso della
Quadreria dell'Ottocento, sarà presentato al pubblico da Silvia
Salvaneschi - Musei Civici di Pavia.
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