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PAVIA. Abitare solidale a Pavia come a Firenze.

Creato il 22 novembre 2015 da Agipapress
PAVIA. Abitare solidale a Pavia come a Firenze. PAVIA. Pavia e Firenze verso la coabitazione solidale. Il Comune di Pavia intende seguire il modello toscano per dare risposte concrete alla crisi economica e alle difficoltà sociali degli anziani.
Nell'ambito dell'attuazione del Piano per la Casa, Rigenerazione Urbana e Inclusione Sociale, l'assessorato alla Casa si sta particolarmente impegnando nella costruzione di nuovi modelli di intervento sul disagio abitativo, ispirati ai processi di innovazione sociale.
A tale proposito sta attuando, con la collaborazione dell'Auser di Pavia, la sperimentazione del progetto sociale Abitare Solidale, portato avanti con grande successo dall'Auser di Firenze.
Il progetto prevede la possibilità di una coabitazione tra anziani, che offriranno ospitalità presso la loro abitazione a chiunque ne necessiti, in cambio di aiuti domestici oppure di un contributo alle spese.
PAVIA. Abitare solidale a Pavia come a Firenze. In queste settimane si è attivata la prima fase progettuale, che prevede un’indagine sui bisogni sociali e abitativi dei cittadini di Pavia con più di 65 anni.
Auser prevede un totale di 30 incontri, che coinvolgeranno circa 300 anziani e alcuni operatori del settore. "Il confronto di punti di vista ci consentirà di mettere a fuoco il tema di analisi e di valutare la successiva fase attuativa - ha spiegato l'assessore Laura Canale -. Il valore del progetto risiede anche nella vasta rete di soggetti del territorio che contribuiranno a renderlo effettivo attraverso il loro patrimonio di conoscenza dell'universo degli anziani e la loro capacità di nutrire il capitale sociale della città". I centri di promozione sociale che aderiranno al progetto Abitare Solidale sono i seguenti: Bargiggia, Borgo, Cazzamali, Rovelecca, Salvo d'Acquisto, Scapolla, Fossarmato e Brusaioli. PAVIA. Abitare solidale a Pavia come a Firenze.Collaborano con il progetto anche Confcooperative, Legacoop e Privatassistenza Pavia, nonché le parrocchie di San Lanfranco, San Michele, San Teodoro, San Francesco d’Assisi, Sant’Alessandro di Sauli e Don Orione. Apportano il loro contributo infine la Caritas, le associazioni Ci Siamo Anche Noi e ACLI e i sindacati CGIL, CISL, UIL e SPI-CGIL. "Tutto questo – aggiunge l'assessore – avverrebbe sotto il controllo costante di Auser. Pertanto contiamo di iniziare con un numero limitato di patti abitativi".  Il Comune intende in questo modo fronteggiare la sempre più vasta povertà che interessa le fasce più anziane della popolazione.  La condivisione di un appartamento consentirebbe in effetti di dividersi le spese per l’affitto e, quindi, di sostenere meglio gli esborsi necessari nella vita quotidiana.  Senza trascurare la rilevanza dell'aspetto sociale: troppo spesso, infatti, gli anziani conducono la loro esistenza in totale solitudine, ai margini delle normali dinamiche sociali e oppressi da un senso di inutilità che in alcuni casi può assumere contorni drammatici.  di Serena Baronchelli

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