PAVIA. E’ stata presentata al
consiglio comunale di stasera da parte del consigliere di opposizione Barbara Longo
(FI) una istant question in tema di abusi edilizi e danneggiamenti al
patrimonio storico e opere pubbliche da parte di alcuni abitanti dei campi di
viale Europa e via Bramante.
Il materiale raccolto da Azione Democratica, è alla base della domanda della
Longo e documentava con immagini uscite sui social e sulla stampa locale di case
in lamiera o addirittura in muratura, erette su terreno comunale con un chiaro
abuso che trasformava l’uso mobile e occasionale del terreno in una sede permanente.
A conferma dei danni al patrimonio storico anche un reportage fotografico
realizzato dalla stampa che mostra danneggiamenti alle "mura
spagnole" dove sembrerebbe siano stati infissi addirittura scarichi
abusivi delle toilette di alcune abitazioni di Viale Europa e sono stati
testimoniati danni e cattiva gestione della pista ciclabile che unisce Pavia a
San Martino facilmente attribuibili a detta dei massmedia, al vicino
"campo" di via Bramante.

dalla prima pagina del settimanale Il Punto
Nella istant presentata dal consigliere Longo si ricorda che se come dice il sindaco queste famiglie sono Sinti con regolare residenza almeno dal 2000 e che occupano un suolo pubblico per 100 euro all’anno, un’occupazione che non favorisce affatto l’integrazione, si chiede di conoscere la reale posizione contributiva di queste famiglie, se è stato concesso e da chi il posizionamento degli scarichi abusivi sulle mura spagnole e se qualcuno ha provveduto a rilasciare l’abitabilità e l’agibilità delle “case” stanziali che ne indichino la regolarità e la messa a norma onde evitare al Comune qualsiasi controversia.Si chiede poi se vengono versate regolarmente tutte le tasse sulla casa e quelle comunali. Infine, in caso di abusivismo edilizio accertato si chiede come l’amministrazione, che più volte in altre occasioni ha dimostrato tolleranza zero verso i "morosi" e gli irregolari, intende intervenire per combattere gli illeciti sia in via amministrativa per i mancati pagamenti, sia in via fattiva con eventuali demolizioni e sgomberi, per attuare politiche di integrazione legali che non favoriscano al contrario l’illegalità e gli abusi edilizi.
E per finire, in merito ai 100 euro annui per famiglia, si è chiesto se si ritiene adeguato un importo di gran lunga inferiore a quello versato da chi è realmente itinerante e appartiene ad altre categorie come il commerciante ambulante o l’artigiano.
(mpa)
