Sono solo alcuni dei risultati che Alessandro Carvani Manetti riesce a ottenere ogni giorno.
Il 13 aprile 2003 un incidente in moto vicino al Penice sembra segnare la fine sul libro della vita di Alessandro.
E invece, dopo tredici giorni di coma, ecco che Alessandro si sveglia. Con un'amara sorpresa: la perdita totale dell'uso del braccio destro e di quello sinistro dal gomito in su.
A 12 anni di distanza, l'amministrazione comunale si stringe intorno a lui per premiarlo in occasione del brillante secondo posto ottenuto nella sua categoria durante la prima partecipazione agli europei di Paraduathlon.
L’oro, andato al francese Geoffrey Wersy, gli è sfuggito per 46”.
"Nell'amministrazione comunale, che da sempre sostiene lo sport, Alessandro ha trovato una grande famiglia - ha commentato l'assessore allo sport Davide Lazzari consegnandogli la targa - Questo ragazzo è l'emblema di come una grande sfortuna nella vita possa in realtà rivelarsi una fortuna".
"Al bar spesso vedo facce stranite quando ordino una cannuccia per bere il cappuccio o una birra - ha raccontato Alessandro - ma si meraviglia ancor di più quando ci soffio dentro,non potendolo mescolare con il cucchiaino. Ho tutti i miei stratagemmi per poter vivere da solo e condurre una vita normale".
a cura di Serena Baronchelli