Pavia. Ancora senza soluzione il problema della presenza di minori stranieri soli. Il giudizio critico di Faldini (Lista Civica)
Creato il 02 dicembre 2014 da Agipapress
PAVIA. Oltre tremila
ragazzi si trovano attualmente in Italia e risultano irreperibili per il loro
Paese d’origine. Mentre l’Italia archivia la missione umanitaria Mare Nostrum
in favore del progetto europeo, i dati del Ministero del Lavoro rendono note le
dimensioni di un’emergenza rimasta finora sottotraccia: quella dei minori
stranieri non accompagnati in arrivo dal Nord Africa.
La questione è di
drammatica attualità anche a Pavia, dove numerosi minorenni egiziani creano
scompiglio all’interno del dormitorio San Francesco.
Il consigliere comunale capogruppo
della lista Civica Rodolfo Faldini mostra di avere particolarmente a cuore la
tematica e mantiene alta la soglia dell’attenzione pubblica in proposito,
attraverso anche una costante interazione sui social network.
“E’ evidente che
l’attenzione deve essere spostata dal piano territoriale a quello nazionale –
ha detto il consigliere Faldini - l’ente locale non può far fronte a una
situazione di emergenza che rappresenta un’incombenza del governo nazionale,
sia dal punto di vista economico che normativo. Il rimpatrio assistito per questi
ragazzi è la soluzione da perseguire, malgrado loro siano refrattari a
ritornare al proprio Paese d’origine. Non vedo però grande collaborazione da
parte loro: questi giovani sono affascinati dall’Italian Dream ma qui c’è poco
da sognare”.
“La maggior parte di
loro non ha idea di cosa fare tutto il giorno – prosegue il consigliere di minoranza
- quindi ozia, litiga e disturba chi convive con loro, come sta accadendo al
villaggio San Francesco. Parlare di rimpatrio assistito volontario significa
smantellare un racket che ha fini non proprio legali e che ingrossa il lavoro
nero”.
“L’assessore alle politiche sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino
ha scaricato su Angiolino Alfano e Matteo Renzi la responsabilità della loro
assistenza che oscilla dai 75 ai 130 euro al giorno – prosegue Faldini -. E Pavia
rischia di spendere quasi un milione di euro”. In una situazione sicuramente
complessa e intricata, l’attuale giunta sembra avere qualche difficoltà di
orientamento.
“Ho visto inerzia, dilettantismo e mancanza di raccordo con le altre
istituzioni da parte della maggioranza conclude il consigliere Faldini -. Ha
subito in maniera passiva e sperperato quattrini. Il consiglio comunale ha dato
delle indicazioni ben precise alla giunta: mi auguro che il sindaco e gli
assessori sappiano far valere le loro ragioni ai tavoli regionali, con la Questura,
la Prefettura e con Anci”.
a cura di Serena
Baronchelli
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