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PAVIA. Basta trascendere in consiglio. La richiesta del presidente Antonio Sacchi

Creato il 17 luglio 2015 da Agipapress
PAVIA. Basta trascendere in consiglio. La richiesta del presidente Antonio SacchiPAVIA. Stop a insulti e urla in consiglio comunale. A richiederlo è il presidente Antonio Sacchi, che ieri sera ha ammesso pubblicamente di sentirsi responsabile per l'increscioso accaduto della seduta precedente, quando un infervorato Luigi Furini, irritato dalle affermazioni di Antonio Bobbio Pallavicini, aveva lasciato la sala consiliare rivolgendo inappropriati epiteti all'opposizione e appellando Matteo Mognaschi come "fascista". 
PAVIA. Basta trascendere in consiglio. La richiesta del presidente Antonio Sacchi"Mi assumo la responsabilità del clima dello scorso consiglio comunale - ha tenuto a precisare il presidente Sacchi -. Mi pare opportuno, a volte, concedere interruzioni durante lo svolgimento delle instant questions qualora i cittadini richiedano la parola, ma forse non è sempre opportuno agire così. Vorrei considerare quanto accaduto una brutta eccezione. Non vorrei ritrovarmi costretto ad applicare un regolamento che sarebbe bene non applicare nei confronti dei consiglieri. Farò in modo che ciò non accada più. In ogni caso, lo strepito non è un buon modo di porsi". 

PAVIA. Basta trascendere in consiglio. La richiesta del presidente Antonio Sacchi

il consigliere Luigi Furini

PAVIA. Basta trascendere in consiglio. La richiesta del presidente Antonio Sacchi
"Il Pd guida questa citta e pertanto ha l'onere di contenere i suoi esponenti - ha polemizzato il capogruppo Lega Nord Matteo Mognaschi -. Dev'essere Francesco Brendolise ad assumersi la responsabilità di questo fatto gravissimo, che non ha precedenti in consiglio comunale a Pavia. Mi riservo di adire a vie legali per i termini utilizzati da Furini nei miei confronti". 
PAVIA. Basta trascendere in consiglio. La richiesta del presidente Antonio Sacchi
"Anche io mi sento offeso - ha aggiunto il capogruppo della civica di opposizione Rodolfo Faldini -. Chiedo al presidente di applicare il regolamento e  a Furini di chiedere scusa pubblicamente a tutta l'opposizione". 
"Il consigliere Furini ha la maturità per comprendere il grave errore commesso - ha spezzato una lancia in suo favore il capogruppo Forza Italia Antonio Bobbio Pallavicini, che ha dato involontariamente origine all'accaduto -. In quel momento chiedevo agli esperti di lungo corso dei banchi della maggioranza un atto di responsabilità in merito alla spinosa questione di via Milazzo e Trinchera, quindi non mi stavo di certo rivolgendo a Furini".
Le scuse, in ogni caso, non sono arrivate. 
"Faldini aveva realizzato un teatrino ben organizzato con gli abitanti di via Milazzo - ha replicato un amareggiato Furini -. Sono stato zittito con fischi e con applausi di scherno, pertanto ho reagito alla situazione come mi è venuto spontaneo. Se io devo chiedere scusa per le mie parole, loro devono farlo per gli applausi di scherno che mi hanno rivolto". Nulla di fatto e il consiglio è proseguito.
di Serena Baronchelli

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