PAVIA. Equiparare le unioni civili al matrimonio è impensabile. Questo, in sintesi, il pensiero espresso questa sera dalla Lega Nord che si è riunita presso la sala San Martino di Tours per dar vita a un dibattito dal titolo "La famiglia, fondamento della società". "L'Italia si è divisa come fra tifosi di Inter e Milan - ha esordito ironicamente il senatore Gian Marco Centinaio capogruppo al Senato -. Moriamo di fame ma dobbiamo dividerci su queste sciocchezze. La Lega è stata l'unico partito ad aver espresso chiaramente il suo pensiero, presentando fra l'altro 5mila emendamenti. Se vogliamo equiparare le unioni dobbiamo cambiare la Costituzione. La Repubblica riconosce la società come fondata sul matrimonio: non si può equiparare questa realtà con le unioni civili. 
Lo Stato non deve entrare in camera da letto e i bambini hanno diritto di fare parte di una famiglia formata da una mamma e un papà. Se per noi è civile un'unione fra due persone dello stesso sesso, per un musulmano può esserlo la poligamia. Fra 10 anni potremmo ritrovarci a riflettere su qualche tematica oggi impensabile". La volontà della Lega è stata espressamente chiarita in Senato: garantire a ogni bambino il diritto ad avere una mamma e un papà. "Abbiamo deciso di fare della famiglia un assetto culturale - ha aggiunto l'assessore regionale alla cultura Cristina Cappellini -. Gli insulti che ci arrivano sui social network dimostrano che abbiamo toccato un tema fondamentale. Se passasse la stepchild adoption, il giorno dopo verrebbe accettato l'utero in affitto. Le leggi non si fanno per una piccola minoranza, per quanto chiassosa, che cerca di farsi perdonare i propri illeciti. Mi preoccupa molto l'onda mediatica cui stiamo assistendo: è in atto un tentativo di distruzione della famiglia tradizionale".
Dello stesso avviso anche Marco Invernizzi, in rappresentanza del Comitato Difendiamo i nostri figli, che ha chiuso la lista di interventi.
Serena Baronchelli
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake