PAVIA. Da Certosa a Pavia navigando sul Naviglio Pavese. La Provincia scrive ad EXPO.

Creato il 06 novembre 2014 da Agipapress
PAVIA. La Provincia di Pavia ha dato la sua approvazione al progetto promosso dal Comitato per la Tutela e lo Sviluppo della Certosa di Pavia che contempla il restauro e la sistemazione del Naviglio Pavese per consentirne una rinnovata navigabilità fino al Ticino. Il presidente Daniele Bosone ha, infatti, sottoscritto la lettera indirizzata a Giuseppe Sala, Commissario per Expo 2015, insieme con i sindaci di ben undici comuni delle province di Pavia e Milano, compresi i capoluoghi, e quindi con Massimo Depaoli per Pavia e la vice sindaco Ada De Cesaris per Milano.
Questi i Comuni che aderiscono all’appello della Provincia di Pavia: Assago, Binasco, Borgarello, Casarile, Certosa di Pavia, Giussago, Milano, Pavia, Rognano, Rozzano e Zibido San Giacomo.

Naviglio a Pavia 

“I comuni che hanno sottoscritto quest’appello - dichiara il presidente Daniele Bosone - hanno concordato di offrire la propria collaborazione per migliorare la progettualità in vista di EXPO, proponendo di realizzare il restauro e la sistemazione del Naviglio Pavese, allo scopo di consentirne la navigabilità fino al Ticino e di realizzare una pista ciclabile senza interruzione della continuità del percorso”.

foto del Naviglio a Milano ('900)

I benefici effetti di questo intervento, elencati anche nella missiva indirizzata a Sala, sono numerosi ed evidenti a partire dalla risonanza mediatica internazionale del collegamento per acqua tra Milano, Binasco, Certosa di Pavia e Pavia mediante il ripristino di un’opera d’altissima ingegneria progettata da Leonardo da Vinci e realizzata tre secoli più tardi.
Inoltre valorizza il Navigliaccio o Naviglio Vecchio avviata da Gian Galeazzo Visconti e non dimentichiamo il richiamo storico alle grandiose innovazioni urbanistiche dei Visconti. Va poi considerato come il Castello Visconteo di Pavia, la Certosa di Pavia, il Castello di Binasco, il castello di Mirabello potrebbero essere convenientemente sistemati per consentirne la fruizione turistica. 

Naviglio, zona piazzale San Giuseppe

Innegabile la forte attrazione che sarebbe esercitata dalla navigazione attraverso i canali sui turisti provenienti dall’Europa del Nord e dell’Est, l’impulso ad un’urbanistica alternativa alle tendenze attuali del “terziario arretrato” e del consumo di suolo oltre allo stimolo ad investimenti nella cultura e nel turismo che accrescerebbero l’occupazione dei giovani.
Questa iniziativa potrebbe davvero dare il via a un importante e lodevole progetto interprovinciale – ricorda l’assessore al turismo Emanuela Marchiafava – grazie alla collaborazione tra Milano e Pavia e i tanti comuni e al rispetto dei criteri di sviluppo del turismo lento, mirando al recupero di una via d'acqua - inizialmente nella tratta fra Certosa e Pavia - che sebbene ad oggi sia classificato come “semplice” canale irriguo, potrebbe invece tornare a essere navigabile grazie a iniziative come questa”.  Per la realizzazione del ripristino del Naviglio Pavese in tempi brevi scende in campo anche l’Università di Pavia: il professor Stefano Sibilla della Facoltà di Ingegneria ha, infatti, costituito un gruppo di studio.


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