PAVIA. Mancate candidature "rosa" fra le
benemerenze di San Siro: la polemica è sterile e strumentale. La minoranza in
consiglio comunale ha indetto una conferenza stampa per questa mattina per
prendere le distanze dalla polemica che ha investito la premiazione simbolo
della città di Pavia.
Tutto è nato da un post che l'assessore provinciale
Emanuela Marchiafava ha condiviso su Facebook, nel quale puntava il dito contro
la candidatura di Giampiero Lotito, founder di Facility Live, e non della
cofounder Mariuccia Teroni, secondo la Marchiafava esclusa in quanto donna.
La riflessione ha innescato una serie di commenti che
hanno segnato il divario fra maggioranza e opposizione. "Il campo di
battaglia è la città di Pavia è questo è inaccettabile - ha esordito il
capogruppo Forza Italia Antonio Bobbio Pallavicini -. Il teatrino relativo alle
benemerenze di San Siro è imbarazzante. Alcune istituzioni di questa città
hanno assunto posizioni inaccettabili alle quali dobbiamo replicare con forza e
chiarezza. Le opposizioni sono state compatte: hanno partecipato con
correttezza e disciplina alla conferenza dei capigruppo, che ha conferito al
sindaco una griglia di nomi da votare nel corso del prossimo consiglio comunale
il 30 novembre. A decidere, di fatto, sarà la maggioranza".
"Si tratta di un tentativo di delegittimare il
lavoro della capigruppo alquanto bambinesca - ha rincarato la dose il
capogruppo NCD Nicola Niutta -. Nessuno di noi vuole porsi al medesimo livello
di queste ridicole prese di posizione. Al di là delle argomentazioni
ideologiche, la giunta non muove un dito per la città. Il premio di San Siro si
è trasformato in una lotta interna al Pd. Chiedo allora che si modifichi
radicalmente la cerimonia, che si sta trasformando in un momento di basso
scontro fra umori interni".
Lo scorso anno Massimo Depaoli aveva annunciato con
convinzione l'imminente cambiamento del regolamento della premiazione, a suo
avviso necessario. Eppure nulla è di fatto mutato. "La città va a rotoli -
ha commentato categorico il capogruppo Lega Nord Matteo Mognaschi -. Mai
accaduta una discussione simile sui premi di San Siro nella storia di Pavia.
Emanuela Marchiafava non è assessore del Comune, Alice Moggi non è stata eletta
direttamente e Angela Gregorini, indignata, non si rende conto che si è
scagliata in primo luogo contro il sindaco, il capogruppo Francesco Brendolise
e il presidente Antonio Sacchi. Questa polemica crea un brutto clima: se oggi
fossi uno degli otto insigniti sarei in imbarazzo".
"Siete libere di fare critica ma occupate degli
incarichi importanti e rappresentate la città: dove eravate quando sono state
presentate le candidature? - si è interrogato il capogruppo della Lista “Civica
con Alessandro Cattaneo” Rodolfo Faldini rivolgendosi alle amministratrici
citate da Mognaschi -. Un assessore provinciale che ha preso alle comunali del
2009 4 voti mi fa sorridere. 6 benemerenze su 8 sono state indicate dal PD: se
l'indignazione non è strumentale avrebbe dovuto essere discussa all'interno del
partito e non sui social network".
Melania Lanave e Barbara Longo, dal canto loro, hanno
ribadito più volte quanto la candidatura di Nicoletta Maraschio presidente
dell'Accademia della Crusca, meritasse di essere presa in considerazione. Alla
conferenza dei capigruppo durante la quale è stata stilata la lista dei nomi ha
partecipato anche il sindaco. "Il fatto che le componenti della giunta
abbiano esternato indignazione la dice lunga sulla capacità di Depaoli di
rapportarsi con i suoi assessori" ha commentato Bobbio Pallavicini.
Il centrodestra, a questo punto, aspetta al varco il Pd. “San
Siro sta per passare ma fra poco verrà rinnovato il consiglio di
amministrazione del policlinico San Matteo - provoca Bobbio -. Se il candidato
proposto da Provincia è Comune sarà un uomo, Marchiafava, Moggi e Gregorini
faranno una figuraccia mai vista in questa provincia è a mio avviso dovranno
dimettersi".
Serena Baronchelli
Magazine Informazione regionale
PAVIA. Dalla minoranza nessuna polemica per le benemerenze di San Siro.
Creato il 27 novembre 2015 da AgipapressI suoi ultimi articoli
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