PAVIA. E’ stato depositato ieri dalla Lega Nord un disegno
di legge che vede come primo firmatario il capogruppo al Senato della Lega Nord
il senatore Gian Marco Centinaio e che riconosce l’obiezione di coscienza per
quei professori e presidi che a scuola non vogliono si festeggino le ricorrenze
religiose cattoliche come ad esempio Natale e Pasqua.
Gli obiettori, stando alle indicazioni riportate nel DDL, però dovranno
regolarmente essere presenti al proprio posto di lavoro durante i giorni di
festa per le festività cattoliche, svolgendo attività ludiche o parascolastiche per tenere
impegnati i bambini non cattolici che potranno non restare inoperosi a casa.
Quella che dunque sembrava essere solo una provocazione
lanciata dal senatore Centinaio dal palco della festa di Natale della Lega Nord
a San Genesio, è invece diventata realtà.
“Abbiamo deciso di passare dalle parole ai fatti proprio in conseguenza di
quello che hanno detto e scritto ad esempio Parenzo e Travaglio, su questo
argomento affermando che Salvini ha monopolizzato il Natale, il Presepe e Gesù –
spiega il senatore Centinaio raggiunto telefonicamente – ed io avevo lanciato la provocazione dal palco
di San Genesio proprio perché ci stavamo già lavorando. Ora abbiamo terminato e
ieri abbiamo depositato il testo che sarà protocollato fra mercoledì e giovedì
per arrivare poi in discussione in Commissione Scuola dove sono presente anch’io.
E da lì poi, arriverà in Aula”.
Cosa propone questo ddl e cosa s’intende
per obiezione di coscienza?
“Come dicevo, la decisione è stata presa a seguito delle polemiche sorte per i presepi, i canti di Natale, le celebrazioni religiose del Natale, il tutto per non urtare la suscettibilità e la sensibilità dei musulmani che sono presenti qui da noi come ospiti.
Una preoccupazione manifestata non solo da
alcuni docenti e presidi ma persino da qualche prete – spiega il capogruppo al
Senato Centinaio -.
Da ciò abbiamo pensato che fosse necessario dare una
regolamentazione al problema e la proposta di legge va in tal senso. Il ddl
propone l’obiezione di coscienza per quei presidi e quei docenti che, essendo laici
o atei o musulmani o di altre religioni e che, nonostante le leggi di questo Stato,
non si sentono di festeggiare il Natale, non vogliono il Presepe a scuola o le
cerimonie celebrative dell’evento religioso e nemmeno la benedizione del
sacerdote in classe, chiedono che si rispetti questa loro diversa posizione”.
“Ebbene, ora avranno modo di vedere rispettata la loro idea ed essere obiettori firmando un documento in cui esprimono la propria posizione in materia di religione e quindi esentati dal fare attività legate alla religione – prosegue Centinaio – ma di conseguenza non potranno ovviamente assentarsi dal posto di lavoro per fare le vacanze in quei giorni di festa. Non si capisce d'altronde perché dovrebbero beneficiare di un periodo di vacanza a seguito di una festività che non condividono o addirittura contro cui sono ostili. La scuola quindi resterà aperta per loro e per chi condivide questa posizione nei confronti della religione. Poiché però ci sono altre persone, anche tra i cattolici, che lavorano durante questi periodi di vacanza, ebbene questi genitori potranno usufruire di questa apertura della scuola ed evitare di doversi attrezzare per tenere a casa i figli magari da soli”.(MiriamPaola Agili)
