PAVIA. Diocesi e imprese unite per un futuro migliore. In
concomitanza con la conclusione dell’incarico pastorale di Monsignor Giovanni
Giudici e in linea con il rapporto che il mondo imprenditoriale pavese ha
saputo instaurare con la Diocesi, Confindustria Pavia ha aperto le porte
dell'associazione alla guida spirituale della comunità pavese, affinché
trasmettesse a tutti gli associati un segnale di speranza e di fiducia in un
futuro migliore.
L’incontro “Valori di
impresa, dignità del lavoro, fiducia nel futuro”, tenutosi ieri pomeriggio, si
è concentrato sulle sfide quotidiane affrontate dagli imprenditori, sia sul
mercato che sul piano etico.
"Intendiamo oggi
sottolineare la comunità di intenti tra due protagonisti della vita quotidiana
del nostro Paese: la Chiesa e le imprese - ha esordito il presidente di
Confindustria Pavia Alberto Cazzani - Tra noi sussiste già un legame
concreto: Made in Pavia, la rete di imprese nata alla fine del 2014. Così come
Confindustria Pavia ha partecipato all'inaugurazione di Made in
Pavia, presso la parrocchia del Sacro Cuore, oggi abbiamo ritenuto
importante aprire le porte della nostra sede alla guida spirituale della
comunità pavese. Mi piace pensare che Made in Pavia sia una diretta
emanazione delle idee che Monsignor Giudici ha sviluppato negli anni a fianco
del Cardinal Martini. Forse non possediamo ancora una 'cattedra delle imprese',
ma certo è un modello di ascolto del mercato con le orecchie non soltanto
dell’economia".
"È nel dna di
Confindustria comprendere le esigenze nei nostri imprenditori associati e
quindi ascoltarli - ha proseguito - Ovviamente le strade sono differenti: il
nostro è un sentiero ben meno spirituale rispetto a quello percorso dalla
Chiesa, tuttavia credo che la predisposizione mentale debba essere
simile".
Si intuisce dalle
parole del presidente di Confindustria Pavia come il segreto per il buon
funzionamento di una rete di imprese sia a suo avviso racchiuso all'interno di
una semplice parola: ascolto. "Ascoltare sta alla base dell’agire,
dell’industriarsi, del creare qualcosa che sia utile e fonte di ricchezza, non
soltanto materiale - ha spiegato - Confindustria Pavia non è altro che un
gruppo di persone che siedono allo stesso tavolo perché prima di sedersi si
sono ascoltate e confrontate".
"Non sono esperto di politiche
imprenditoriali e neppure di economia in senso ampio - ha esordito subito dopo
Monsignor Giudici - Sono però persuaso della necessità di un'alleanza sempre
più stretta tra tutti coloro che intendono far parte dell'economia di mercato
con il proposito di renderla più abile a servire la società. Quando si è
iniziato a pensare alla creazione di una rete di Imprese come Made in Pavia,
l'obiettivo comune era proprio quello di mettersi insieme per affrontare
le sfide etiche e di mercato. L’iniziativa Amico Lavoro, con i suoi 1200
curricula, e il Compralavoro, con le sue 4 mila ore di lavoro comprate e
assegnate, sono l’espressione del tentativo compiuto dalla nostra Diocesi in
favore di chi è disoccupato o in cerca di lavoro, nonché l’affermazione che
oggi più che mai occorre intraprendere con attenzione alla responsabilità
sociale".
E se per Cazzani la key word è "ascolto", per il
Vescovo è "solidarietà". "La solidarietà è la traduzione pratica
del senso di appartenenza a un'unica comunità civile, come luogo in cui si
plasma e definisce l'identità personale - ha sottolineato durante la sua lectio
magistralis - Si determinano così i bisogni e desideri che schiudono il senso
della vita veramente buona".
a cura di Serena Baronchelli