PAVIA. “Duepassi” esposizione di 8 fotografi: vedere Pavia con un occhio diverso.

Creato il 30 gennaio 2015 da Agipapress

@foto di Elena Sconfietti

PAVIA. “Duepassi” mostra di fotografia allo Spazio per le arti contemporanee del Broletto di piazza della Vittoria, s’inaugura sabato 7 febbraio alle ore 18,30. Aperta fino al 22 febbraio (orari: giovedì – domenica 16 – 19 - Ingresso libero), propone la collettiva di 8 giovani fotografi sul tema della strada a contatto con la natura e con la città, con l’intenzione di soffermarsi sui dettagli. Non chiese e monumenti, non scorci naturalistici o paesaggistici ma immagini che fermano un dettaglio, una sensazione della vita della città. Scatti di artisti, quindi: Pietro Albertelli, Francesca Dionigi, Elisa Laboranti, Marco Lachi, Simone Ludovico, Pieranna Scagliotti, Elena Sconfietti e Gianpiero Todaro.

@foto di Pietro Albertelli

Marco Lachi docente al corso di fotografia di Spazio geco Pavia, è l’organizzatore della mostra con Spazio Geco Pavia in collaborazione con il Settore Cultura del Comune di Pavia ed il supporto tecnico di Foto Trentani. Lachi è presente con una serie inedita sul progetto legato al fiume mentre Pieranna Scagliotti sviluppa la sua ricerca lungo la statale dei Giovi EX 35; Elena Sconfietti utilizza come approccio al modo di fotografare quello di “un flâneur non romantico”, per le vie di Pavia. Simone Ludovico, sempre ispirato dalla strada e dall'atto di camminare, presenta una serie di immagini che sono come “impronte o tracce”; Pietro Albertelli, unico che propone un serie in bianco e nero, si lascia guidare dalle suggestioni che incontra nei suoi percorsi; Gianpiero Todaro fotografa in modo assiduo l'area denominata il "confluente" dove il Naviglio si connette al Ticino; Francesca Dionigi, percorrendo il Naviglio, realizza dei ritratti in posa, mentre Elisa Laboranti si è concentrata sulle attività commerciali, in particolare sui chioschi ancora attivi.
Duepassi” nasce per offrire la possibilità ai nuovi fotografi di esporre il frutto della propria ricerca. “Parte degli autori hanno seguito il corso di Fotografia allo Spazio Geco di Pavia, altri più strutturati lavorano sul territorio già da tempo – spiega Lachi -. L’atto di fotografare è accompagnato da quello del camminare, dandosi un tempo per osservare e quindi registrare senza preconcetti luoghi, talvolta non legati ai percorsi turistici o ai grandi eventi. Alcuni autori lavorano in modo più libero, altri con un processo più analitico, quasi come uno studio ragionato sul territorio, ed è proprio in questa differenza che si genera un interessante confronto".

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