PAVIA. Chiedono chiarimenti i firmatari della lettera
inviata il 20 aprile scorso al sindaco, agli assessori Alice Moggi e Angela Gregorini, ai
dirigenti di settore e per conoscenza
alle rappresentanze sindacali e all’Ordine regionale assistenti sociali di
Milano.
Sono 16 gli operatori di corso Garibaldi ad aver sottoscritto questa lettera
alla luce di quanto avvenuto ovvero una modifica della bozza del documento di
progetto “#Let’s go!” aggiornata al 10 aprile scorso in risposta al Bando
Cariplo “Welfare di Comunità”.Da quanto si legge, emerge un fatto grave; la bozza, infatti, “risulta essere stata modificata prima dell’invio all’Ente finanziatore dopo esplicita osservazione posta dal Coordinatore del Servizio Sociale al Dirigente”.
La cosa non poteva passare sotto silenzio e da qui la ragione della richiesta di chiarimenti messa nero su bianco con una lettera sottoscritta dai sedici operatori sociali. “Gli operatori scriventi si ritengono in primo luogo profondamente offesi e svalutati nella propria dignità personale e professionale, sia come singoli che come Servizio. In secondo luogo, si chiedono quali siano i dati di realtà e le fonti della loro acquisizione che hanno determinato le affermazioni ivi contenute e condivise con numerose realtà del territorio con cui gli operatori scriventi collaborano quotidianamente. Inoltre si sottolinea la gravità del fatto che le suddette affermazioni provengano da un gruppo di lavoro condotto in prima persona dall’Assessore alla partita che dovrebbe incarnare l’Ente e farsi carico della sua rappresentazione verso l’esterno”.
Una posizione netta e precisa dunque, quella assunta dalle
assistenti sociali di corso Garibaldi e che esclude qualsiasi possibilità di un
incontro diretto con l’assessore Alice Moggi prima che siano state fornite
spiegazioni richieste e attraverso “un documento chiarificatore in merito alle
prospettive del servizio stesso, come già più volte è stato chiesto verbalmente
e verificata la non concreta disponibilità ad una co-costruzione del percorso
ben testimoniata dalla filosofia espressa nel documento”.
Solo dopo aver ricevuto quanto richiesto gli operatori
sociali di corso Garibaldi saranno “disponibili ad un incontro che prenda avvio
da quanto pervenuto e alla presenza delle rappresentanze sindacali”.
E per finire con la loro lettera le assistenti sociali di corso
Garibaldi sottolineano di essere pronte
a “fornire ogni elemento utile ad una oggettiva valutazione e approfondimento
del lavoro svolto e delle metodologie utilizzate in relazione al mandato
istituzionale e alla deontologia professionale, oltre che ad offrire la propria
competenza all’Amministrazione tutta in Settori ove possa non essere
considerata un “fattore ostacolante”.






