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PAVIA. E’ ancora tempo di teatri di tradizione.

Creato il 02 ottobre 2014 da Agipapress

PAVIA. E’ ancora tempo di teatri di tradizione.

Giacomo Galazzo

PAVIA. In Italia, e soprattutto a Pavia, è ancora tempo di teatri di tradizione. L'assessore alla cultura Giacomo Galazzo smentisce categoricamente le affermazioni di Niccolò Fraschini, secondo il quale i teatri dovrebbero urgentemente aprire ai privati e alle banche. "Sono stato a Roma in'occasione di una riunione promossa dal sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, con l'Associazione Teatri di Tradizione per dialogare con il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e significargli alcune esigenze, fra cui una maggior interesse del ministero nell'ambito dei teatri di tradizione - ricorda Galazzo - nel 2015 ci aspetta una manovra da 20 miliardi con tagli annessi, occorrerà lottare per mantenere alcuni diritti. Entrando nel merito di quanto affermato da Fraschini, penso che la vendita del nostro teatro sia assolutamente fuori agenda. Innanzitutto non mi risultano interessamenti, inoltre, come Niccolò sa benissimo, la Fondazione Fraschini è composta dal Comune e dalla Fondazione Banca del Monte di Lombardia, che partecipa in misura importante".
PAVIA. E’ ancora tempo di teatri di tradizione.
"E' ancora tempo di teatri di tradizione - prosegue l'assessore - è tempo di investire sulla Cultura se, come ha detto il ministro, decidiamo di intervenire attivamente sullo sviluppo del Paese in questo senso. Penso che quando uno Stato seleziona alcuni punti di forza ci debba investire, possibilmente più di quanto avviene ora. Il ministro Franceschini è stato assolutamente disponibile: visto che si parlava di Finanziaria, ci ha anche invitato a coinvolgere alcuni parlamentari. Lo faremo sicuramente; in questi giorni chiederemo di estendere ai teatri di tradizione i benefici dell'Art Bonus, attualmente appannaggio solo dei teatri lirici". 
A Pavia, però, la cultura non viaggia esclusivamente sul binario dei teatri di tradizione. Impossibile trascurare l'impatto che l'istituto musicale paritario Vittadini ha sull'immagine della città.  "Due giorni fa il sindaco di Livorno ed io, abbiamo partecipato a nome di ANCI a un'audizione parlamentare del Senato sul tema degli istituti pareggiati - spiega Galazzo - abbiamo significato ai senatori, che si sono dimostrati molto comprensivi, la nostra esigenza di ripartire al più presto col percorso di statalizzazione: abbiamo delle vere e proprie università che gravano sulle spalle degli enti locali, con costi che con il passare del tempo diventano insostenibili. Esistono alcuni disegni che la Commissione, gliene do atto, ha deciso di riprendere in considerazione. Noi, come Anci, li abbiamo commentati evidenziandone le criticità: il progetto deve urgentemente andare in porto". 
PAVIA. E’ ancora tempo di teatri di tradizione.
Nuove risorse in vista, quindi, per il nostro Vittadini? L'anno scorso la legge 128/13 ha stanziato 5 milioni di euro per le scuole musicali. L'Istituto musicale pavese ha ottenuto 235mila euro.  "Abbiamo segnalato l'esigenza che queste risorse siano ribadite per quest'anno - riconosce l'assessore alla cultura - e, se possibile, che in questa fase di avvio della riforma vi sia un decreto del Governo. Il Senato si è reso disponibile a sostenere le nostre ragioni di fronte al Governo". Se tutto andrà per il verso giusto, insomma, la cultura continuerà ad essere grande protagonista della vita pavese, anche grazie al Castello Visconteo, ormai quasi pronto per essere restituito ai cittadini. "Sono in corso i lavori per il mantenimento dell'agibilità, programmata da tempo e iniziata con la giunta Cattaneo - conferma Galazzo - proprio questa mattina abbiamo visto il responsabile dei Lavori Pubblici: l’attività procede, anche se con qualche rallentamento. Entro la fine di ottobre il Castello dovrebbe tornare a essere agibile".
a cura di Serena Baronchelli

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