PAVIA. “Nelle prossime settimane verrà avviata un’attività di
ricognizione degli spazi dipartimentali di ricerca e di didattica finalizzata a
ottenere un quadro dinamico delle disponibilità di aule dell’ateneo pavese. Gli
spazi didattici verranno censiti dal punto di vista della loro capacità”.
Un intervento
che si andrà ad integrare con la programmazione edilizia delle attività
dell’Università.
La dichiarazione arriva dal professor Marco Morandotti Delegato all’Edilizia e
al Patrimonio Architettonico dell’Università in risposta all’allarme e alle
richieste di intervento urgente avanzate dal professor Giorgio Rampa direttore
del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Pavia.
Rampa aveva infatti, evidenziato le condizioni in cui versano gli edifici
universitari di Palazzo San Felice e di Palazzo Botta, praticamente inagibili. (leggi l'articolo)
“Mi rendo perfettamente conto che la decisione di interdire
all’utilizzo l’aula Vialli e con ogni probabilità le tre aule all’interno di Palazzo
Botta non può che generare un danno alle attività didattiche che vi si svolgono
– ha proseguito Morandotti -. E’ anche vero che le condizioni attuali di quelle
aule sono estremamente critiche ed espongono il loro utilizzo a dei rischi
inimmaginabili. Palazzo Botta è ormai in gran parte dismesso, privo di attività
quotidiane (salvo quella didattica) e di personale di emergenza”.
Le tempistiche per la risoluzione del problema dovrebbero essere
brevi, almeno nelle intenzioni. “L’ateneo darà presto una risposta ‘qui e ora’
alle attività del dipartimento di Studi Economici – ha assicurato il professor
Morandotti - gli uffici centrali dell’ateneo sono già stati coinvolti e ci
hanno fornito dati sull’effettivo utilizzo delle aule in situazione critica.
Stiamo raccogliendo i dati confrontabili sull’utilizzo di tutte le aule di
palazzo Centrale e di palazzo San Tommaso per arrivare a definire i tempi il
più possibile brevi un piano di risposta alle attuali esigenze”.
Il Rettore Fabio Rugge ha ipotizzato una risoluzione ancora più
semplice suggerendo un impiego delle aule che vada dalle 8,30 e le 19, da
lunedì a venerdì. “E’ una politica attuata in numerosi atenei italiani – ha
commentato – non vedo perché debba essere un problema a Pavia. Naturalmente
comporta un aggiustamento, ma occorre agire in questo senso. Credo che aldilà
delle emergenze alle quali dobbiamo dare risposta immediata, il censimento
degli spazi ci darà esito confortante sull’esistenza di una sufficiente
capienza del nostro patrimonio edilizio per supportare le attività didattiche”.
a cura di Serena Baronchelli
Magazine Informazione regionale
PAVIA. Emergenza aule universitarie? Ricognizione nelle prossime settimane, nella consapevolezza delle criticità.
Creato il 07 novembre 2014 da AgipapressI suoi ultimi articoli
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