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PAVIA. Faldini (Civica): “Dopo la Fantò un altro caso che manda il sindaco al tappeto”.

Creato il 17 ottobre 2014 da Agipapress
PAVIA. Faldini (Civica): “Dopo la Fantò un altro caso che manda il sindaco al tappeto”. PAVIA.“E alla fine Depaoli finisce pesantemente al tappeto senza che i secondi riescano a gettare la spugna o l’asciugamani in segno di resa”.
Usa una metafora e un’immagine pugilistica il capogruppo della Lista Civica Rodolfo Faldini per commentare sul suo sito, quanto è capitato all'attuale amministrazione e al sindaco Massimo Depaoli. La vicenda cui fa riferimento Faldini parte l’1 settembre quando il capogruppo della Civica, presenta un istant question che riportiamo nei suoi passaggi essenziali:
  1. “… dalla legge 11.08.2014 n° 114 all’art. 6 “ è fatto divieto alle pubbliche amministrazioni di cui all’ art. 1 comma 2 del D.to Leg.vo 165/2001 nonché alle PA inserite nel conto economico consolidato della P.A. di conferire a soggetti già lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza incarichi dirigenziali o direttive in organi di governo delle amministrazioni di cui al primo periodo e degli enti e società da esse controllati. Incarichi e collaborazioni sono consentiti esclusivamente a titolo gratuito e per una durata non superiore a un anno, non prorogabile né rinnovabile, presso ciascuna amministrazione”.
  2. Il Sindaco con proprio decreto dell’1.8.2014 ha nominato il Dott. Paolo Bottoni quale rappresentante del Comune nel Consiglio di Indirizzo dell’Azienda di Servizi alla Persona di Pavia.
  3. Il Dott. Bottoni ha svolto per numerosi anni le funzioni di Dirigente Medico anche con l’incarico di Direttore Sanitario dell’Istituto di Cura “S. Margherita” amministrato proprio dall’ASP di Pavia ed è stato da questa Azienda collocato in quiescenza”. “La limitazione della gratuità dell’incarico limitata alla durata di un anno non vale per l’ASP poiché la durata i carica del Consiglio è stabile per Statuto in 5 anni che non possono essere ridotti o limitati a discrezione o per scelta”  scrive Faldini che conclude chiedendo al sindaco “se sia a conoscenza della norma e come intenda procedere in ossequio a quanto disposto dalla legge 114/2014”.

PAVIA. Faldini (Civica): “Dopo la Fantò un altro caso che manda il sindaco al tappeto”. In pratica, Faldini chiedeva al sindaco di ritirare la nomina in autotutela perché,  come scrive oggi Faldini, “palesemente  in contrasto con la legge e sulla quale il nostro sindaco si è preso più di un mese di tempo per decidere”. L’intervento del consigliere della Civica ha sortito l’effetto di azzerare la nomina una decisione che di fatto costituisce ammissione indiretta della correttezza della segnalazione effettuata dal capogruppo Faldini.
Lo stesso indica il link del portale del Comune dove, dopo un mese dall'allora discussione, servito perché il sindaco prendesse conoscenza della normativa e predisponesse una soluzione a norma di legge, è riportato il testo del bando con cui si riapre di fatto la raccolta delle candidature per ricoprire il ruolo di rappresentante del Comune all’ASP.
(http://www.comune.pv.it/site/home/il-comune/articolo21357.html)
Un bando la cui scadenza è prevista però per giovedì 23 ottobre prossimo (alle ore 12,00). Pochi giorni, appena una settimana, visto che Faldini indica la giornata di ieri (16 ottobre) come quella in cui il bando è stato pubblicato sul portale del Comune. “E’ occorso un mese di tempo - commenta Faldini – per decidere quanto è riportato oggi (16 ottobre 2014 n.d.r.) sul portale internet del Comune di Pavia e cioè la riapertura dei termini del Bando ASP”. Una decisione tardiva fa capire Faldini dovuta solo a seguito di un’altra istant question presentata dal consigliere della Civica lo scorso 9 ottobre in cui chiedeva conto delle verifiche del sindaco in merito alla vicenda e quali risposte gli fossero state fatte pervenire dalla Regione cui si era rivolto: “Perchè proprio la Regione non l’avevo capito – ironizza Faldini - visto che la norma è nazionale”. Faldini non è tenero nei confronti del primo cittadino con un riferimento anche a suoi interventi da consigliere nella passata amministrazione: “Uno scivolone questa nomina all’ASP che mette alle corde il sindaco Depaoli e la sua capacità di decidere e nominare persone in grado di rappresentare il Comune di Pavia nelle istituzioni. Ricordo perfettamente alcuni suoi interventi nella precedente consigliatura quando rimproverava a Cattaneo l’incapacità di scegliere oculatamente. Ebbene caro Depaoli ora tocca a te, ed il caso non è isolato e dimostra in maniera palese che se dovevi e volevi #cambiaredavvero, non ne sei capace!”
PAVIA. Faldini (Civica): “Dopo la Fantò un altro caso che manda il sindaco al tappeto”. Una ricaduta, dopo il caso Fantò con cui si era aperta l’era Depaoli. “Vi fu medesima soluzione prima del termine – commenta ancora Faldini - e quindi anche li al tappeto, per la scellerata scelta di candidare chi poi non avrebbe potuto assumere l’incarico di consigliere comunale perché in lite con il Comune”. E senza dimenticare “le nomine nelle altre partecipate di personaggi politici tirati fuori dall'armadio o dalla naftalina di viale Libertà” sede storia del maggior partito della sinistra dal Pc al Pd.
“E’ un ennesimo passo falso di questa amministrazione e di questo sindaco – conclude Rodolfo Faldini - che inanella in poco più di quattro mesi di vita una serie di disavventure amministrative che evidenziano in tutta la loro evidenza, l’inadeguatezza e l’incapacità a cambiare e soprattutto ad amministrare la città”.


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