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PAVIA. Galazzo (Pavia) e Nogarini (Livorno): “I Comuni siano coinvolti nella riforma e si confermi il Fondo per il 2015". E ieri sera relazione in Consiglio

Creato il 24 ottobre 2014 da Agipapress
PAVIA. “Come Anci chiediamo di essere inseriti nel tavolo di lavoro che segue la riforma degli istituti musicali e al tempo stesso auspichiamo venga confermato anche per il 2015 il contributo di cinque milioni di euro previsto dalla legge 128 del 2013”. Sono queste le richieste formulate ieri, a nome dell'Anci, dal sindaco di Livorno Filippo Nogarin e dall'assessore alla Cultura di Pavia Giacomo Galazzo che ieri pomeriggio hanno incontrato il sottosegretario all'istruzione Angela D’Onghia per affrontare le questioni legate agli istituti musicali. 
“Il sottosegretario D'Onghia – hanno dichiarato al termine dell’incontro Nogarin e Galazzo – ha dimostrato grande sensibilità alle problematiche dei Comuni, che riguardano le difficoltà finanziarie degli enti che ospitano gli istituti e il ruolo dei Comuni sul tema dell’alta formazione in ambito musicale. “Dimostrando grande competenza il sottosegretario ci ha assicurato che verremo ascoltati al fine di non perdere l’iter storico del confronto Anci-governo. Il nostro auspicio – hanno quindi concluso Nogarin e Galazzo – è che si vada verso una statalizzazione degli istituti musicali per alleggerire il carico fino ad ora solo sulle spalle dei Comuni”.

Sede dell'Istituto Musicale Vittadini

Intanto ieri sera in consiglio comunale, l’assessore ha informato i consiglieri comunali sull'argomento. ”A loro ho comunicato che questa giunta ha deciso di non abbandonare l'alta formazione musicale – scrive l’assessore su Facebook -: alla riunione di giovedì prossimo presenterò una delibera per la nuova proroga della convenzione Comune/Vittadini. Chiediamo ancora un sacrificio all'Istituto, scendendo di ulteriori 50mila euro rispetto al contributo precedente (che era di 950mila euro), ma se è vero che Pavia non può essere una città di soli servizi e che deve al contrario puntare fortemente sulla cultura come elemento di sviluppo allora noi non potevamo, appena insediati, decidere di dismettere questo impegno”.  “Allo stesso modo – prosegue l’assessore - penso che questo deve essere l'anno in cui nel rapporto con le istituzioni superiori noi riusciamo a trovare una soluzione che da un lato alleggerisca lo sforzo del Comune e dall'altro garantisca finalmente all'Istituto la possibilità di pianificare il suo futuro con un minimo di prospettiva, invece che doversi porre come ora ogni anno il problema della sopravvivenza. Lo faremo con lo Stato, come abbiamo fatto ieri a Roma, e cercheremo di aprire un ragionamento anche con Regione Lombardia: su questo ho chiesto un impegno a tutte le forze del Consiglio, senza distinzione di colore politico perché si tratta di un patrimonio di tutta la città che non può essere disperso. Nel frattempo sono soddisfatto di questo primo risultato per il quale va reso merito all'attenzione del sindaco, dei miei colleghi, di tutto il consiglio. Da giovedì proviamo a costruire un futuro solido per la formazione musicale a Pavia e il nostro impegno su questo sarà continuo”.

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