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PAVIA. Gli sguardi tra natura e città raccolti in tre mostre fotografiche in Broletto. Inaugurazione il 9 settembre.

Creato il 04 settembre 2015 da Agipapress
PAVIA. Gli sguardi tra natura e città raccolti in tre mostre fotografiche in Broletto. Inaugurazione il 9 settembre. PAVIA. Tre mostre per un grande progetto di fotografia firmato dall’Associazione Culturale Pavia Fotografia. “Pavia Fotografia. Sguardi tra natura e città inaugura mercoledì 9 settembre alle ore 18 nello Spazio per le Arti Contemporanee del Broletto di Pavia, fino al 18 settembre tre differenti esposizioni legate tra loro dal tema del paesaggio cittadino, al confine tra ciò che è ancora natura e ciò che è decisamente urbano. In mostra le immagini di Antonio Manidi, fotografo pavese e presidente dell’Associazione Culturale Pavia Fotografia attiva sul territorio dal 1988 e protagoniste della personale Metamorfosi, che dialogano con gli scatti di Stefano Montagna raccolti nella personale I rumori del silenzio, e con quelli protagonisti della collettiva Paesaggio italiano esito di un lavoro svolto da Antonio Manidi con altri fotografi soci e allievi dell’Associazione pavese. La Metamorfosi, come la intende Manidi, non è una semplice trasformazione ma “un viaggio che parte dall’essenza, dall’anima, e dopo aver compiuto un lungo e intenso percorso, ritorna all’entità di partenza, per poi ricominciare un altro viaggio”. Gli scatti di Antonio Manidi cercano di cogliere l’essenza, di addentrarsi nel mistero e di percepirlo con lo sguardo: “Solo un’osservazione attenta consente di cogliere la sostanza propria di un elemento – dice l’artista - attraverso magici istanti che la fotografia permette di rubare e condividere”. PAVIA. Gli sguardi tra natura e città raccolti in tre mostre fotografiche in Broletto. Inaugurazione il 9 settembre.PAVIA. Gli sguardi tra natura e città raccolti in tre mostre fotografiche in Broletto. Inaugurazione il 9 settembre. I rumori del silenzio di Stefano Montagna si riferiscono a ciò che rimane dei grandi spazi - ex fabbriche abbandonate, come la Necchi. Si tratta di strutture vuote, “piene di detriti che ora fanno bella mostra di sé e danno tanta tristezza con la loro desolazione, e tutto sembra irreale. Ciò che resta, è solo un assordante silenzio”. La collettiva Paesaggio italiano si concentra invece sull’Italia, sul contrasto tra paesaggi antichi e contemporanei e sul confronto tra i due: “Il paesaggio – spiega Manidi – è la particolare fisionomia di un territorio e comprende, nelle sue caratteristiche fisiche, biologiche ed etniche, sia la realtà che l’apparenza di realtà. Da questo punto di vista il paesaggio è anche un potente linguaggio, e non esiste paesaggio senza la rappresentazione di esso. È il riflesso degli stati d’animo dell’osservatore, che lo modifica nell’immaginario psicologico, è il riflesso dello sguardo sul mondo di ogni singolo individuo, è una visione puramente soggettiva, legata all’esistenza, ai ricordi, alle emozioni”.  
MEMO: inaugurazione 9 settembre 2015, ore 18 Spazio per le arti contemporanee del Broletto Piazza della Vittoria, Pavia La mostra prosegue fino al 18 settembre Gli orari di visita sono: da martedì a venerdì ore 17-20, sabato e domenica 10:30-12:30; 17-20.L’ingresso è libero.

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