Magazine Informazione regionale

PAVIA. Il Consiglio di Stato dà ragione all'UDU: l'Università restituisca 1 milione 700mila euro agli studenti per il 2010. "Vogliamo le scuse dei vecchi vertici".

Creato il 18 marzo 2016 da Agipapress
PAVIA. Il Consiglio di Stato dà ragione all'UDU: l'Università restituisca 1 milione 700mila euro agli studenti per il 2010. PAVIA. Importante vittoria del Coordinamento per il Diritto allo Studio: ieri il Consiglio di Stato ha infatti confermato quanto già stabilito dal Tar nel 2011: l'Università di Pavia dovrà rimborsare agli studenti le tasse chieste oltre la soglia stabilita dalla Legge per il 2010: si tratta di 1 milione 700mila euro.
E non è finita qui perché il 7 aprile prossimo si terranno due nuove udienze relative agli appelli sui ricorsi riguardanti il bilancio 2011 e 2012. 
Se tali appelli dovessero venire respinti, l'ateneo dovrebbe restituire agli studenti i 2 milioni 168mila euro del 2011 e 1 milione 724 mila euro del 2012. 
Ed il totale dell'importo che l'Ateneo pavese dovrebbe sborsare alla fine salirebbe a 5 milioni 592mila euro.
La sentenza del Consiglio di Stato spiega per l'anno 2010 spiega che con questo denaro, l'Università è riuscita a sopravvivere in epoca di tagli. 
"Crediamo di aver scritto una pagina fondamentale nella storia degli studenti di questo paese" ha commentato stamattina in conferenza stampa il coordinatore Mattia Sguazzini. 
"L'associazione pretende delle scuse ufficiali dai vecchi vertici dell'ateneo per l'arroganza con cui si è comportata negli ultimi 6 anni - ha aggiunto il segretario Udu Luigi Profeta - a partire dall'approvazione del provvedimento da parte di un Consiglio di Amministrazione convocato irregolarmente e protetto dalla Polizia per non ascoltare la nostra voce. L'Università di Pavia, fino all'introduzione della norma Monti, ha avuto un bilancio fuori legge". 
Alla luce anche delle ulteriori decisioni attese per i ricorsi relativi al 2011 e al 2012 la situazione diventerebbe pesante per l'Ateneo pavese.
"Pretendiamo una presa di posizione forte da parte dell'attuale amministrazione - ha sottolineato Sguazzini - che fa parte della CRUI come la precedente. I nuovi vertici devono includerci e agire diversamente da quanto accaduto prima". 
Intanto però c'è già qualcosa che non piace all'Udu: "Alla Primavera dell'Università non siamo stati invitati; per ora i segnali di cambiamento non sono molti".
Serena Baronchelli

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog