PAVIA.
"Riequilibrio dell'asse di cura ospedale-territorio in una logica di
valorizzazione di entrambi i sistemi e di continuità assistenziale. Reale
integrazione tra sanitario e sociosanitario nella presa in carico della
persona. Messa a sistema di soluzioni per garantire la presa in carico e la
continuità assistenziale delle cronicità e delle fragilità. Separazione delle
funzioni (programmazione, erogazione, controllo). Superamento della
frammentazione dell'organizzazione territoriale. Incentivazione all'attività di
ricerca. Mantenimento e sviluppo delle eccellenze ospedaliere in sinergia il
territorio". Questi in sintesi i punti principali su cui si incardina il
sistema sociosanitario nuovo della Lombardia illustrato dal presidente
della Regione Roberto Maroni, che oggi è stato ospite nella sede dell’Asl di
Pavia.
“La
Lombardia - ha spiegato Maroni - non ha bisogno di tagliare, perché a
differenza di altre Regioni, noi abbiamo deficit zero. Questo vuole dire che
potremo reinvestire tutti i risparmi che otterremo con la riforma nel sistema
stesso, migliorando ulteriormente la nostra eccellenza in materia
sociosanitaria".
Un
modello che, secondo quanto detto da Maroni, costituisce una sperimentazione
sotto osservazione da parte del governo. “Il nostro modello di evoluzione del
sistema sociosanitario – ha affermato Maroni - ha già ricevuto un importante
riconoscimento dal Governo. Il ministro della salute ci ha fatto notare che i
contenuti della nostra legge, dal punto di vista organizzativo, contrastano con
il sistema sanitario nazionale. Invece di impugnare la nostra riforma di fronte
alla Corte costituzionale, però, riconoscendo quanto sia avanzata e innovativa,
ha deciso di considerarla una sperimentazione che poi sarà valutata da una Commissione
Paritetica. Se nei prossimi 3 anni saranno raggiunti gli obiettivi prefissati,
il ministro si è impegnata ad estendere il modello lombardo a quello nazionale.
Vedere una legge lombarda che cambia una legge nazionale è una sfida alla quale
non possiamo e vogliamo sottrarci".
D’altronde
in ambito sanitario, Maroni ha ricordato come siano già stati messi a
disposizione “oltre 60 milioni regionali e statali per la riqualificazione e
messa a norma delle strutture e per ammodernare la tecnologia per erogare
servizi con adeguati livelli di sicurezza”
E a
proposito di efficienza, il governatore ha ricordato come un motivo di
soddisfazione per la sanità lombarda è quella data dall’iniziativa “ambulatori
aperti” e l’impiego delle ricette elettroniche
Nell’azienda
ospedaliera pavese, con l'operazione “ambulatori aperti” ci sono state fino al
15 novembre 16270 prenotazioni e 15601 erogazioni di prestazioni richieste, ha
ricordato Maroni che ha aggiunto: “E’ ancora più interessante il dato dei
numeri delle ricette elettroniche: a Pavia nel 2015 sono state 1.294.881 contro
le 604 dell'anno precedente. Un'innovazione che abbiamo introdotto e
l'altissima adesione da parte dei medici, testimonia che si tratta di
un'innovazione che funziona. Aumento anche per gli assistiti con l'operazione “Zero
ticket” che al 15 novembre scorso, in provincia di Pavia, sono già 3.920 con un
incremento di 579 unità rispetto allo scorso anno".
(mpa)
Magazine Informazione regionale
PAVIA. Il governatore Maroni oggi a Pavia per parlare della riforma sanitaria lombarda: “Al centro la persona”.
Creato il 18 novembre 2015 da AgipapressI suoi ultimi articoli
-
PAVIA. #iononhopaura. Marcone (LN): "Per Charlie Hebdo piazza Vittoria piena, stasera no ma la Lega c'era".
-
PAVIA. In tangenziale nord, giovedì possibili disagi all'altezza dello svincolo per la Vigentina.
-
PAVIA. Melania Lanave critica la gestione delle risorse da parte della giunta Depaoli.
-
PAVIA. Un minuto di raccoglimento in consiglio per ricordare Romeo Iurilli presidente Confesercenti Pavia scomparso oggi.