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PAVIA. L'Ascom Pavia concorda con l'assessore Gregorini: senza qualità, nessun mercatino in città.

Creato il 09 febbraio 2016 da Agipapress
PAVIA. L'Ascom Pavia concorda con l'assessore Gregorini: senza qualità, nessun mercatino in città.PAVIA. Riduzione dei mercatini in città: Ascom è soddisfatta. 
La delibera di giunta di recente approvata dall'amministrazione Depaoli che riduce a 10 i mercati organizzabili in un anno sul territorio pavese, incontra il favore dell'Associazione Commercianti pavese. 
"Le imprese non possono che essere soddisfatte di questa delibera - esordisce il direttore Ascom Gian Pietro Guatelli -. In passato a Pavia vi erano molti mercati di scarsa qualità. Da sempre sosteniamo che sul territorio debbano esserci pochi mercati improntati alla qualità, con una caratterizzazione forte, che offrano prodotti difficilmente acquistabili altrove. Non dico che chi non raggiunge quei livelli di qualità non possa stare sul mercato; dato però che quei momenti vengono organizzati per rivitalizzare la città e i quartieri, è bene che vi si portino elementi che possano stuzzicare l'interesse delle persone. La nostra idea è sempre stata quella di offrire, insieme con l'evento mercatale, un momento di divertimento o di svago, nonché di spettacolo per i bambini".
Nel recente passato a Pavia sono stati organizzati moltissimi mercatini, quasi uno alla settimana. 
"I soggetti che offrono prodotti di qualità non possono essere occupati ogni domenica nella stessa piazza - riflette Guatelli -. Se però occorre organizzare per forza un mercato ci si rivolge a chi è disponibile. Se si organizzano 50 eventi in 50 settimane si è praticamente obbligati ad accettare chiunque".
Ben vengano, dunque, le limitazioni poste dalla giunta Depaoli. 
"Ci siamo trovati perfettamente in sintonia con l'assessore Gregorini e con l'associazione dei Consumatori - riconosce il direttore Ascom -. C'è stata fin dal principio da parte nostra la volontà di arrotondare qualche spigolo e di condividere un metodo, che dovrebbe essere il metodo standard. Purtroppo in questa amministrazione solo alcuni assessori seguono questo metodo, altri ne adottano altri che non condividiamo". D'ora in poi ci sarà la possibilità di stilare un calendario che preveda tutti gli eventi mercatali. "Nessuno nel tempo ha avuto la volontà di mettere mano ai regolamenti - commenta Guatelli - ma una calendarizzazione è necessaria. La festa di San Giuseppe, per esempio, è sempre vicina al 19 marzo: si può programmare, calendario alla mano, anche a novembre. Gli eventi consolidati sono 14, i mercatini a tema sono 10. Ciò è sufficiente per programmare gli eventi. La stessa legge regionale impone una programmazione preventiva".
Serena Baronchelli

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