PAVIA. Alcuni esponenti dell’associazione Recordari hanno stazionato la
notte scorsa, sotto il Mezabarba, sorreggendo uno striscione con cui si segnalava
al sindaco come anche quest’anno, nonostante la giunta sia
sempre attenta ai problemi delle minoranze, “non abbia programmato nulla per
commemorare degnamente una parte tragica della storia italiana” si legge nella
nota diffusa oggi dalla Recordari; che prosegue provocatoriamente dicendo che è
una parte della storia “non congegnale ad una sinistra che è sempre pronta ad
ergersi paladina dei valori democratici in nome di un demagogico e livoroso
antifascismo”.
L’associazione chiede un gesto di coerenza e onestà intellettuale da parte
dell’amministrazione pavese “verso un analisi storico/politica obbiettiva che
renda pari dignità a tutti i caduti italiani, per evitare il ripetersi di
iniziative mendaci e dal tono provocatorio come il presidio invocato nel
febbraio 2015, dal sindaco Massimo Depaoli, per contestare la legittima
commemorazione da parte di cittadini italiani del Giorno del Ricordo, chiamando
in causa ANPI e bandiere rosse, eredi politici e storici degli infoibatori che
insanguinarono le terre della Venezia Giulia e della Dalmazia”.
Quest'anno, l'associazione Recordari ha organizzato un corteo per il 10
febbraio in ricordo delle Foibe; la riunione e la partenza del corteo è per le
ore 21,30 in piazza Vittoria e l’associazione invita tutti i cittadini ad
aderire e a prendervi parte in ricordo dei tanti uccisi.
(mpa)
Magazine Informazione regionale
PAVIA. L’associazione Recordari sollecita il sindaco Depaoli a celebrare la giornata delle Foibe.
Creato il 03 febbraio 2016 da Agipapress
PAVIA. Alcuni esponenti dell’associazione Recordari hanno stazionato la
notte scorsa, sotto il Mezabarba, sorreggendo uno striscione con cui si segnalava
al sindaco come anche quest’anno, nonostante la giunta sia
sempre attenta ai problemi delle minoranze, “non abbia programmato nulla per
commemorare degnamente una parte tragica della storia italiana” si legge nella
nota diffusa oggi dalla Recordari; che prosegue provocatoriamente dicendo che è
una parte della storia “non congegnale ad una sinistra che è sempre pronta ad
ergersi paladina dei valori democratici in nome di un demagogico e livoroso
antifascismo”.
L’associazione chiede un gesto di coerenza e onestà intellettuale da parte
dell’amministrazione pavese “verso un analisi storico/politica obbiettiva che
renda pari dignità a tutti i caduti italiani, per evitare il ripetersi di
iniziative mendaci e dal tono provocatorio come il presidio invocato nel
febbraio 2015, dal sindaco Massimo Depaoli, per contestare la legittima
commemorazione da parte di cittadini italiani del Giorno del Ricordo, chiamando
in causa ANPI e bandiere rosse, eredi politici e storici degli infoibatori che
insanguinarono le terre della Venezia Giulia e della Dalmazia”.
Quest'anno, l'associazione Recordari ha organizzato un corteo per il 10
febbraio in ricordo delle Foibe; la riunione e la partenza del corteo è per le
ore 21,30 in piazza Vittoria e l’associazione invita tutti i cittadini ad
aderire e a prendervi parte in ricordo dei tanti uccisi.
(mpa)
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