PAVIA. L’attenzione del dibattito consiliare è dedicata ad Apolf; ma alla fine....
Creato il 29 luglio 2014 da Agipapress
PAVIA. Consiglio
comunale, ultimo sofferto atto prima della pausa estiva. A poco serve
l’anticipo di seduta alle 18:30. La discussione inizia oltre un’ora dopo, a
causa di una spropositata dilatazione della commissione nomine e della riunione
dei capigruppo. Il presidente Antonio Sacchi concede subito la consueta ora
alle istant questions.
I temi affrontati non sono una novità per i Pavesi:
rincaro asili nido, chiusura al traffico di corso Carlo Alberto, reintroduzione
del vigile di quartiere. Toni generalmente contenuti durante la discussione,
nessun atteggiamento violento da ambo le parti.
L’impressione è che questa volta fili tutto liscio.
I capigruppo, durante la loro riunione, hanno
proposto un’inversione dell’ordine del giorno per avere modo di discutere
della delibera relativa al rinnovo del contratto con Apolf e per consentire
all’assessore al bilancio Giuliano Ruffinazzi di leggere la sua relazione. Tutti i consiglieri accettano di invertire i punti dopo
la “pausa cena”.
Alle 21 e 20 il presidente Sacchi invita i consiglieri a
ripresentarsi in aula venti minuti dopo ma per riprendere la seduta bisognerà
attendere un ulteriore quarto d'ora. Un indispettito Sacchi sentenzia che non verranno più
concesse pause di tal genere.
Si apre finalmente il dibattito su Apolf. Sin
dalle prime battute è chiaro che la discussione si protrarrà fino al
termine della serata. La proposta di delibera ad oggetto, presentata
dall’assessore all’istruzione Ilaria Cristiani, chiedeva l'approvazione del
contratto di servizio della società partecipata di Comune e Provincia di Pavia
fino al 31 agosto 2017.
Apolf gode di una piena autonomia finanziaria in quanto usufruisce della dote lavoro erogata da Regione Lombardia per ciascun
iscritto ai corsi. Il canone di locazione dell'immobile, previsto dal Comune di Pavia, è pari a 240mila euro annui ma la maggioranza
ne propone un abbattimento dell’80%.
In questo modo, il canone costerà al
Comune 48.000 euro annui, suddivisi in tre tranche da 16mila euro.
"Riteniamo che Apolf sia una realtà molto importante per il territorio –
ha sottolineato la Cristiani – intendiamo permettere che gli utili vengano
reinvestiti dalla scuola stessa per la formazione". Le sue parole, però,
non incontrano il favore della minoranza.
A prendere la parola per primo
è il capogruppo della lista civica Pavia Con Cattaneo Rodolfo Faldini, che
propone un compromesso: abbattimento del canone al 60%. "Apolf si avvale
ogni anno del bonus che Regione Lombardia eroga per le doti lavoro- ha
spiegato- in modo tale da chiudere sempre in attivo. Non sottovalutiamo la
minaccia di chiudere i rubinetti che potrebbe arrivare dalla Regione".
Anche il consigliere M5S Giuseppe Polizzi ritiene che il Comune debba mantenere
un margine di autonomia nella gestione di una partecipata di cui è socio di
maggioranza, e riprende la riflessione sulla disoccupazione giovanile abbozzata
come istant question. "Il Comune ha a disposizione un tesoretto che
potrebbe essere utilizzato per aiutare i giovani disoccupati, circa il 40% a
Pavia". Il rimpallarsi degli interventi di maggioranza e minoranza si fa
estenuante. Il capogruppo Pd Davide Ottini sostiene che l'utile di Apolf debba
essere usato per migliorare le politiche attive del lavoro; dello stesso avviso
Matteo Pezza.
Secondo il
capogruppo Forza Italia Antonio Bobbio Pallavicini sarebbe necessario rimandare
la decisione, ma tutto sembra ormai certo. Il capogruppo Lega Nord Matteo
Mognaschi invita tutti gli astanti a una riflessione: "Vi vedo particolarmente
indulgenti nei confronti di Apolf, ma non ho ravvisato la stessa sensibilità
nei confronti dei bambini pavesi e dei loro genitori, costretti a pagare di più
per l’asilo nido. Forse i fondi destinati alla società partecipata potrebbero
essere utilizzati per rispondere ad altre esigenze del settore istruzione”.
Si passa
finalmente alla votazione della delibera sul contratto di servizio Apolf: e con
17 voti favorevoli della maggioranza, nessun contrario e 8 astenuti tra le fila
dell’opposizione, la delibera passa
Sono ormai
quasi le 3 quando il consigliere di maggioranza Luigi Furini si alza, prende la
parola e un po’ bruscamente sventola un sacchetto che, si comprende, contiene dei
panini. “Qui ho 3 panini – urla alla minoranza – possiamo continuare fino a
domattina”.
Calo di tono
forse per calo glicemico determinato dall’ora tarda, indubbiamente! … effettivamente
però resta il fatto che i tempi che inizialmente sembravano destinati ad essere
contenuti, hanno finito per protrarsi eccessivamente. Conclusione rinviata a stasera per recuperare
quanto rimasto in sospeso tra le interpellanze presentate.
Poi, pausa fino
a settembre quando si riprenderà, si spera con maggiore aplomb.
(testo a cura di Serena Baronchelli)
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