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PAVIA. L'interpellanza del consigliere Longo sulla discarica al Gravellone entrata nell'elenco dei SIR.

Creato il 17 dicembre 2015 da Agipapress
PAVIA. L'interpellanza del consigliere Longo sulla discarica al Gravellone entrata nell'elenco dei SIR.PAVIA. Questa sera in consiglio comunale, il consigliere di opposizione Barbara Longo (FI) avrebbe dovuto presentare una instant insieme con Azione Democratica in merito alla grave situazione ambientale che si verifica nell’area denominata Canale Gravellone, fra Pavia e San Martino. Data la complessità della risposta, l’instant è stata però passata a interpellanza e sarà discussa nel primo consiglio comunale utile, quindi l’anno prossimo. Il senso della instant è quello di denunciare la presenza di manganese nelle analisi condotte da Pavia Acque e dal conseguente rischio di danno ambientale e di danno alla salute della popolazione del luogo. I documenti evidenziano infatti una situazione ambientale devastante che riguarda le aree di Pavia, San Martino e Cava Manara in un punto in cui doveva transitare la Broni-Mortara-Stroppiana, situazione che necessita di chiarezza. Dopo aver riassunto la lunga vicenda così come riportato anche dalla stampa (nostro articolo), la Longo ricorda come, secondo la relazione della Sabrom, azienda che costruisce l’autostrada Broni-Mortara, e della Guardia Forestale di Pavia, la discarica sia a contatto con la falda e sarebbe già stata contaminata. Una bomba ecologica dunque al centro di una vertenza legale per stabilire chi fosse responsabile di un eventuale danno ambientale. Resta il fatto che secondo il Tar, come ricorda l’interpellanza presentata, il Comune di Pavia resta l’unico responsabile delle condizioni ambientali che si sono susseguite dal 1969 ad oggi e quindi è anche l’unico responsabile della futura bonifica. PAVIA. L'interpellanza del consigliere Longo sulla discarica al Gravellone entrata nell'elenco dei SIR. Da qui i quesiti della interpellanza della Longo e di Azione Democratica, che chiede se è stato ultimato il piano di caratterizzazione ordinato dalla precedente giunta inclusivo del costo e del cronoprogramma della bonifica, se è stato effettuato un monitoraggio recente dopo l’insediamento di questa giunta per capire se l’inquinamento della falda acquifera è peggiorato con la messa a rischio della salute pubblica. Nel pomeriggio di oggi inoltre è stata diffusa una nota di Azione Democratica tramite da cui si viene a conoscenza della decisione di Regione Lombardia di mettere la vicenda sotto il controllo di un Commissario Istruttore dell’assessorato all’ambiente della Regione; un incaricato dunque, che segua da vicino la vicenda mentre nel frattempo Regione Lombardia avrebbe inserito il sito nell’elenco dei SIR, ovvero nell’elenco dei Siti d’Interesse Regionale. Questo significa che i 9mila metri quadri della discarica passano sotto la tutela e la verifica di Regione Lombardia che a questo punto si prenderà in carico di monitorare la situazione e verificare che vengano rispettate le attività previste dal cronoprogramma degli interventi di bonifica raccolti nel Piano di Caratterizzazione. Questo non significa però che dalla Regione si eroghino fondi per la bonifica che resta in capo ai Comuni interessati dal territorio inquinato, ovvero i Comuni di Pavia e San Martino. (mpa)

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