PAVIA. La Civica vuole sapere cosa è accaduto agli assistenti sociali che hanno protestato
Creato il 14 maggio 2015 da Agipapress
PAVIA. Dalla Civica Pavia con Cattaneo, Faldini riprende
il tema degli operatori sociali che protestano.
Torna l’attenzione su
quanto emerso con la protesta degli assistenti sociali di corso Garibaldi e a
riportare i riflettori sull’argomento è un instant question urgente presentata
dal consigliere Rodolfo Faldini capogruppo della Civica “Pavia con Cattaneo” e
che andrà in discussione al prossimo consiglio comunale.
“Gli amministratori
del Comune di Pavia ed in particolare i componenti della Giunta Comunale dovrebbero
avere il massimo rispetto dei dipendenti, della competenza e della
professionalità acquisita nel corso della loro carriera al servizio dell’Ente e
della cittadinanza – scrive Faldini -. Sarebbero da evitare e da escludere
situazioni ed occasioni nelle quali offendere e svalutare il supporto dei
dipendenti”
Dall’articolo di un
giornale pubblicato nel giorno della Festa dei lavoratori, e nel quale era
contenuta una lettera sottoscritta da numerosi assistenti sociali del Comune, si
veniva a sapere che tale lettera era stata inviata al sindaco e ad altri
amministratori e dirigenti e si contestava l’assessore Alice Moggi.
“Gli assistenti sociali esprimono con questa lettera una
protesta perché nella bozza di un progetto di nome #Let’s Go, indetto dalla Fondazione Cariplo, in risposta
a un quesito formulato sui possibili fattori che potrebbero ostacolare la
realizzazione dell'azione progettuale, vi sono giudizi pesanti che non accettano
e quindi non condividono – prosegue il consigliere Faldini -. Gli assistenti
sociali sottolineano “la gravità del
fatto che le affermazioni provengono da un gruppo di lavoro condotto in prima
persona dall'assessore alla partita (Moggi) che dovrebbe incarnare l'Ente e
farsi carico della sua rappresentazione verso l'esterno".
“Gli operatosi sociali di Corso Garibaldi - si dice nella
lettera riportata dall’articolo - non sono disposti ad incontrare l'assessore
Moggi senza "prima aver ricevuto le spiegazioni oltre ad un documento
chiarificatore in merito alle prospettive del Servizio, con particolare riferimento
alle funzioni e al ruolo dei singoli operatori"
Allo stato attuale,
Faldini ha chiesto che il sindaco riferisca in consiglio ma anche di sapere anzitutto
se il sindaco fosse o no, al corrente della situazione e se risulta vero che l’amministrazione
abbia intenzione di assumere provvedimenti disciplinari verso i lavoratori; “se il Sindaco abbia ancora fiducia nell’operato del proprio assessore e se
non ritenga anch’egli al pari del sottoscritto che quanto emerso e pubblicato
dal giornale non nuoccia e rechi grave danno all’immagine dell’Ente, così come
appare altrettanto grave e pregiudizievole per quanto si evince dalla lettura
dell’articolo, l’atteggiamento assunto dall’assessore Moggi, reo a prescindere
da qualsiasi considerazione o risposta che si produca in questa sede, di
essersi inimicata i propri collaboratori in tale maniera ed in tale misura.
Potrebbero interessarti anche :