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PAVIA. La collezione d’arte moderna di Paolo VI in mostra al Broletto

Creato il 30 aprile 2015 da Agipapress

PAVIA. La collezione d’arte moderna di Paolo VI  in mostra al Broletto

La Collezione Montini in Vaticano

PAVIA. Inaugurata ieri, nella sede del Broletto  in piazza Vittoria, resterà aperta fino al prossimo 24 maggio la mostra “Grandi maestri per Papa Montini” in cui è protagonista il Beato Papa Paolo VI e la sua collezione di opere d’arte di grandi artisti.
La mostra organizzata dal Collegio Universitario S. Caterina da Siena permette di ammirare una quarantina di opere provenienti dalla raccolta dell'“Associazione Arte e Spiritualità” dell'Istituto Paolo VI di Concesio; qui è ospitata appunto la raccolta d'arte appartenuta a papa Montini e conservata dal segretario particolare Pasquale Macchi.
L'esposizione pavese darà modo di vedere da vicino quadri di Matisse, Chagall, Guttuso, Sassu, Jean Guitton, Aldo Carpi, Fausto Pirandello, Lello Scorzelli, Fabrizio Clerici, Fausto Bodini e Dina Bellotti.
La Collezione Paolo VI si propone di testimoniare quale fosse l’apertura rispetto all’arte da parte di un Papa che desiderava ristabilire un rapporto fecondo tra artisti e Chiesa, dove fosse rimessa al centro la creatività della persona.
E che diede origine a questa splendida iniziativa quale è la Collezione di Arte Religiosa Moderna nei Musei Vaticani.
PAVIA. La collezione d’arte moderna di Paolo VI  in mostra al Broletto
Ecco come Paolo VI, in un luogo straordinario come la Cappella Sistina, sancì questa nuova amicizia nell’incontro del 7 maggio 1964: … Il tema è questo: bisogna ristabilire l'amicizia tra la Chiesa e gli artisti …Vi abbiamo fatto tribolare, perché vi abbiamo imposto come canone primo la imitazione, a voi che siete creatori, sempre vivaci, zampillanti di mille idee e di mille novità. Noi – vi si diceva – abbiamo questo stile, bisogna adeguarvisi; noi abbiamo questa tradizione, e bisogna esservi fedeli; noi abbiamo questi maestri, e bisogna seguirli; noi abbiamo questi canoni, e non v’è via di uscita. Vi abbiamo talvolta messo una cappa di piombo addosso, possiamo dirlo; perdonateci … Siamo ricorsi ai surrogati, all’“oleografia”, all’opera d’arte di pochi pregi e di poca spesa, anche perché, a nostra discolpa, non avevamo mezzi di compiere cose grandi, cose belle, cose nuove, cose degne di essere ammirate …
Rifacciamo la pace? Quest’oggi? Qui? Vogliamo ritornare amici? Il Papa ridiventa ancora l’amico degli artisti? …
La mostra rimarrà aperta fino al 24 maggio, con ingresso libero e i seguenti orari: dal martedì al venerdì dalle 16 alle 19.30 e sabato; domenica a festivi, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.30.
con la collaborazione di Filippo  Cavazza


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