
A dichiararlo all’unisono sono Nicola Niutta, capogruppo NCD, e Matteo Mognaschi, capogruppo Lega Nord.Le spiegazione dell’assessore alla Cultura Giacomo Galazzo non hanno convinto gli esponenti di opposizione, che lo accusano di aver colpevolmente taciuto le difficoltà oggettive che la realizzazione della mostra avrebbe incontrato.
Matteo Mognaschi
“Flop clamoroso dell’amministrazione comunale – ha definito l’episodio Mognaschi -. Una mostra di tale entità, a circa 20 giorni dall’inaugurazione, avrebbe dovuto essere pubblicizzata ovunque. Ciò non è accaduto: mi sembra che si stia utilizzando una scusa. Mi risulta per altro che questa inchiesta sia datata novembre e che in Svizzera, casualmente, stia per prendere avvio una mostra su Gauguin: potremmo essere di fronte a una scelta per non andare in sovrapposizione. I Pavesi potevano e dovevano essere avvisati prima. Galazzo, come minimo, ha la colpa di non aver vigilato sulla questione, qualora non fosse già a conoscenza di tutto ciò. Giovedì prossimo presenterò una instant question su questo tema”.
Nicola Niutta
“La cancellazione della mostra su Gauguin è stata l’ennesima figuraccia dell’amministrazione Depaoli – rincalza Niutta - Nel giro di 15 giorni la giunta è riuscita nella titanica impresa di collezionare una doppia figuraccia: serata di Capodanno non organizzata con la scusa per mancanza di fondi, notizia che a me risulta non vera, e cancellazione di una mostra che avrebbe attirato a Pavia milioni di turisti. La domanda sorge spontanea: se la mostra era stata organizzata per fine gennaio, come può una comunicazione arrivata pochi giorni fa inficiare la situazione? Le bugie hanno le gambe corte: qualcuno ha affermato il falso o ha omesso dei particolari. In entrambe le ipotesi l’accaduto è abbastanza grave: quando si ricopre una carica politica si deve rispondere ai cittadini”. a cura di Serena Baronchelli