PAVIA. "È arrivato il momento di decidere da che parte stare". Per rispondere a questo slogan, decine di pavesi si sono riuniti oggi in piazza della Vittoria per dare vita alla "marcia delle donne e degli uomini scalzi" a sostegno dei migranti e delle atrocità che in questi giorni stanno subendo.
Sono moltissime le città italiane che fra ieri sera e oggi hanno marciato in silenzio, per sottolineare che non è più accettabile respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche.
A Pavia sono state circa 200 le persone che hanno deciso di aderire all'iniziativa nella speranza che l'iniziativa odieran sia più di una marcia simbolica. "Certezza per le vittime di guerre, catastrofi e dittature", "Corridoi umani sicuri". Sono queste le richieste che si sono lette sugli striscioni portati dai cittadini pavesi lungo Strada Nuova, tra cui anche Carmen Silva dell'associazione Ci Siamo Anche Noi e l'assessore alle politiche sociali Alice Moggi.
Quattro le richieste che vengono rivolte alle autorità europee: la certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature, l'accoglienza degna e rispettosa per tutti, la chiusura e lo smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti, la creazione di un vero sistema unico di asilo in Europa che superi il regolamento di Dublino
di Serena Baronchelli
