Pavia. La raccolta dell'olio alimentare domestico per evitare danni ambientali.
Creato il 30 novembre 2014 da Agipapress
PAVIA. La raccolta
dell'olio alimentare domestico usato è diventata una realtà per Pavia così in viale Campari è stato posizionato un contenitore per raccogliere questo prodotto.
Il progetto ha visto la partecipazione di soggetti
pubblici tra cui la Provincia, diversi Comuni tra cui Pavia, l'Università e associazioni come Italia Nostra e privati come alcune aziende locali che hanno disegnato un prototipo di economia circolare in Italia
"Ci siamo posti
l'obiettivo di evitare i gravi danni che il mancato recupero dell'olio
genera sull'ambiente e nel ciclo delle acque - ha affermato Guido
Galardi, presidente di Coop Lombardia che ha realizzato il progetto - recuperando un materiale che può
essere riutilizzato al 100% sia come bio carburante che per diversi
prodotti industriali". "La precedente amministrazione non aveva aderito
al programma di recupero dell'olio - ha puntualizzato il sindaco Massimo
Depaoli - Noi lo abbiamo fatto e siamo pronti a sostenere qualsiasi
altra iniziativa che vada in questa direzione".
Il problema è serio e da non sottovalutare perché in media annualmente in Italia sono messi sul mercato, sia come olio alimentare che come parte in altri alimenti, circa 1 milione 400mila tonnellate di olio vegetale per un consumo medio di circa 25 chili all'anno pro capite, stando ai dati del Ministero della Sanità. Da questo consumo, si stima che si ricavi circa il 20% di olio usato paria circa 280mila tonnellate di olio vegetale usato equivalente a circa 5 chili a testa, secondo i dati CONOE.
Gli "oli vegetali usati" provengono da oli e grassi di frittura e dai cibi conservati sotto’olio (ome ad esempio il tonno in scatola, antipasti sottolio di ogni genere e tanto altro ancora. 280 mila tonnellate di olio vegetale residuo sono ripartite tra gli operatori della ristorazione come ristoranti, pizzerie, e mense; l’industria alimentare e l’utenza domestica ripartite con queste quantità e percentuali: dalla ristorazione, il 25% pari a circa 70.000 tonnellate, dalla industria alimentare il 18% pari a circa 50.000 tonellate e da utenza domestica 57% pari a 160.000 ton.
I vantaggi dunque di una raccolta del genere, sono molti: la raccolta presso i supermercati
incrementa innanzitutto la filiera del recupero e riduce
significativamente l'impatto sull'ambiente e sulle acque, nonché i costi
di manutenzione delle condotte idriche e della depurazione.
Attraverso
questa iniziativa si promuovono altresì comportamenti sostenibili e la
cultura al rispetto dell'ambiente.
Coop Lombardia destinerà parte delle
risorse derivanti dal recupero e dal riciclo a un progetto legato alla
terra e alla produzione dell'olio extravergine d'oliva: la cooperativa Libera Terra - Le Terre di Rita Atria nel comune di
Castelvetrano e che attualmente si occupa di
recuperare gli uliveti confiscati alla mafia.
Il progetto dà vita quindi a una virtuosa forma di economia circolare che
parte dall'olio venduto al supermercato e torna proprio
sugli stessi scaffali, attraverso il riciclo e il riutilizzo, seguendo
un percorso "dall'olio all'olio".
a cura di Serena Baronchelli
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