PAVIA. La scommessa del turismo fluviale: a Pavia si lavora per EXPO 2015

Creato il 22 ottobre 2014 da Agipapress
PAVIA. Expo 2015 inizia a prendere forma, anche a Pavia.
Con “UnPoxExpo”, il progetto nato nel 2004 da un'idea dell'imprenditore piacentino Giampietro Comolli, ha l'obiettivo di valorizzare il turismo fluviale.
"In Europa i fiumi catalizzano oltre 12000 turisti all'anno, in  Italia, oggi, è  poco più di una scommessa - ha dichiarato alla conferenza stampa di presentazione di “Un Po x Expo” Giampietro Comolli - il progetto ha radici lontane, risale al 2004, qualche anno dopo furono stanziati 180mila euro per riqualificare il Po, purtroppo però il terremoto dell'Aquila fece dirottare quella somma altrove ma non è mai stato dimenticato. Con l'avvento di Expo 2015, il progetto è tornato di attualità ed abbiamo deciso di farne il motore trainante di una rete di imprese su un territorio di 650 chilometri che da Torino fino a Venezia, vuole valorizzare il turismo fluviale attraverso una serie di itinerari culturali, sportivi ed  enogastronomici, realizzando eventi che possano catalizzare l'interesse dei turisti, in particolare stranieri, oggi indirizzati verso altre mete più celebri come Roma, Milano e la stessa Venezia”.
Oltre 600 chilometri lungo il corso del Po, suddivisi in 11 distretti, 9 territoriali  e 2 tematici, uno dedicato al turismo termale e l'altro allo sport con un percorso da San Siro a Maranello. “Ad oggi sono stati venduti 10 mila pacchetti turistici dedicati a Torino, Milano e Venezia – ha spiegato l'ideatore di “Un Po x Expo” – sul mercato estero, in particolare in Paesi che distano oltre 3000 chilometri dall'Italia. Contiamo di commercializzare attraverso i nostri tour operator i pacchetti sul mercato estero ancora nei mesi di novembre, dicembre e gennaio. Dopodiché orienteremo la nostra attenzione verso il mercato italiano. Per quanto riguarda la provincia di Pavia, ad oggi possiamo dire che  il distretto Grande Lomellina che interessa il territorio di Vigevano, ha nel riso e nella figura di Leonardo Da Vinci due elementi trainanti in particolare tra i turisti di Giappone e India. Contiamo di poter incentivare il turismo anche nella zona tra Mede e Piacenza che comprende l'Oltrepò, il Lodigiano passando anche da Pavia”.
Tre gli itinerari pilota già pronti da mettere sul mercato internazionale: I segreti di Pavia (storie e leggende di una città magica), una notte da sogno, (Rivalta e il suo Borgo), e i gusti e i sapori della Valle Versa. In merito al filone enogastronomico, un Po per Expo potrà contare sulla collaborazione della delegazione pavese di Fisar (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori), guidata  dal presidente Roberto Pace “Il tema di Expo 2015 nutrire il pianeta, energia per la vita, mette in risalto proprio l'importanza del mangiare sano ma anche del bere bene – puntualizza Roberto Pace -  e il nostro obiettivo in questo ambito è di fare anche una corretta educazione al bere intelligente,con coscienza”. Durante la conferenza stampa è stato presentato anche il Serafino, l'angelo a sei ali, un'opera realizzata da Pupi Perati e presente nella chiesa di Santa Maria del Carmine. Simbolo di fede e di speranza, il Serafino Alato è stato donato all'associazione AdMaiora al fine di farne diventare un simbolo di Pavia in un contesto importante come Expo 2015.AdMaiora, associazione di promozione sociale per un turismo accessibile avrà il compito di rendere fruibile gli itinerari proposti da Un Po x Expo anche ai disabili. “Il nostro obiettivo – ha spiegato Massimo Tacconi presidente di AdMaiora –  è quello di offrire un turismo accessibile  a chi ha delle disabilità non solo motorie, ma anche di carattere alimentare”.“L'unico rammarico oggi è di vedere poca attenzione da parte delle istituzioni – ha dichiarato Micaela Scala vicepresidente di AdMaiora -  qui stiamo parlando di persone con problemi oggettivi, mi prendo la piena responsabilità di quello che dico. Questa non vuole essere una polemica, ma un invito alle istituzioni, oggi assenti, a sostenere un progetto che vuole offrire un turismo accessibile a tutti senza barriere politiche o preconcetti di alcun tipo”.


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