PAVIA. Si è presentata
con alcuni componenti del Comitato che è sorto in Borgo per protestare contro il senso unico in via Milazzo. Hanno portato striscioni che recavano le scritta
“Non vogliamo morire sull’argine” e “Non senso unico. Sì buon senso”.
Un messaggio chiaro del disagio che i borghigiani stanno
vivendo a causa di una decisione unilaterale della giunta.
Eppure con molta
dignità ma anche con una grande rabbia per non essere stati finora presi nella
dovuta considerazione, la loro portavoce Marcella Magnino ha esposto il
problema e il disagio di tutti i borghigiani.
“Come rappresentante del
gruppo Borgo Basso porto il pensiero di 300 firme autentiche apposte sulla
petizione che chiede l'abolizione del senso unico – ha detto la Magnino -. Dopo
due giorni non ne possiamo già più. Il malcontento si sta allargando anche a
chi non aveva firmato la prima petizione e agli abitanti di Travacò”.
“Per noi la
sperimentazione è fallita – ha concluso la portavoce del Comitato -. Speriamo
che il sindaco ci voglia ascoltare. I parcheggi sono insufficienti, litighiamo
per impossessarci dei pochi posti disponibili. Vogliamo che tutto torni com'era
prima e che eventualmente si strutturi diversamente la soluzione ai problemi
delle vie Milazzo e Trinchera”.
di Serena Baronchelli
