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PAVIA. La UIL Pensionati fa ricorso collettivo alla Corte Europea dei diritti dell’uomo per le rivalutazioni delle pensioni.

Creato il 26 ottobre 2015 da Agipapress

PAVIA. La UIL Pensionati fa ricorso collettivo alla Corte Europea dei diritti dell’uomo per le rivalutazioni delle pensioni.

da sinistra Carlo Barbieri e Giovanni Tredici

PAVIA. La UIL Pensionati ha deciso, in accordo e con il sostegno di tutta la UIL, di fare un ricorso collettivo alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo per contestare la mancata attuazione integrale della sentenza della Corte Costituzionale n.70 che ha dichiarato incostituzionale il blocco totale della perequazione automatica delle pensioni di importo superiore a tre volte il minimo. L’assunto è che le misure adottate dal Governo Renzi con il ddl 65, rimodulando ‘ora per allora’ il blocco della rivalutazione, vanificano gli effetti del pronunciamento della Corte Costituzionale, restituendo solo una piccola parte di quanto non percepito nel periodo 2012-2015, oltretutto escludendo una parte dei pensionati dal diritto a percepire qualsiasi restituzione. Quanto previsto nel ddl 65, incidendo in modo retroattivo sul diritto dei pensionati ad ottenere la restituzione integrale di quanto illegittimamente non percepito sulla base di una norma dichiarata incostituzionale, si pone in contrasto con il diritto ad un equo processo sancito dall’art. 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, e con il diritto al rispetto dei beni, garantito dall’articolo 1 del Protocollo n. 1 alla Convenzione stessa, avendo la Corte europea riconosciuto la natura patrimoniale dei trattamenti pensionistici in godimento. Il ricorso è seguito da uno studio legale internazionale e le spese per la sua predisposizione e l’espletamento dell’attività difensiva sono a carico della UIL Pensionati. “Con questa azione collettiva vogliamo dimostrare che c’è incompatibilità tra il ddl 65 e la Convenzione europea dei diritti dell’uomo - affermano il Segretario Generale della UIL di Pavia Carlo Barbieri e il Segretario Generale della UILP di Pavia Giovanni Tredici – e il nostro obiettivo è soprattutto politico. Se otterremo un pronunciamento a noi favorevole, trattandosi di una violazione che colpisce allo stesso modo un’intera categoria di soggetti, la Corte Europea dei diritti dell’uomo potrà condannare il Governo italiano ad adottare tutte le misure necessarie ad eliminare le cause sistemiche all’origine della situazione ritenuta in contrasto con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Ciò consentirebbe di trovare una soluzione in grado di risolvere il problema della mancata perequazione per tutti i pensionati”.
PAVIA. La UIL Pensionati fa ricorso collettivo alla Corte Europea dei diritti dell’uomo per le rivalutazioni delle pensioni.
“Si tratta - continua Tredici - di un’azione collettiva, come UILP avremo il mandato di rappresentare i pensionati nostri iscritti. Visti i tempi brevi per la presentazione del ricorso,  invitiamo tutti i nostri associati a rivolgersi alle nostre sedi territoriali di Pavia Voghera e Vigevano”. “Questa iniziativa, si affianca ai ricorsi all’Inps e alle cause pilota che stiamo già realizzando, sempre per ottenere il rispetto della sentenza della Corte Costituzionale italiana. Siamo infatti convinti come UILP e come Uil – concludono Barbieri e Tredici – che sia legittimo e necessario ripristinare un diritto che è stato negato ai pensionati e riaccendere i riflettori sulle molte discriminazioni e penalizzazioni di cui i pensionati sono vittime nel nostro Paese”.

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