PAVIA.“Ringrazio
i colleghi che hanno voluto confermarmi la loro fiducia” ha dichiarato Marco
Montagna al rinnovo della presidenza del Comitato Piccola Industria. “Noi
piccoli imprenditori stiamo svolgendo un ruolo cruciale in questa difficile
congiuntura che stiamo attraversando - ha aggiunto Montagna. - Il sacrificio e
il coraggio, alle volte non supportati da calcoli economici, ci hanno permesso
di salvaguardare le aziende e i posti di lavoro dei nostri collaboratori che
quasi sempre conosciamo di persona".La continuità sarà il filo conduttore del biennio di presidenza 2015-17 che vedrà nuovamente Marco Montagna impegnato alla testa del Comitato Piccola Industria, incarico che si aggiunge a quello che lo vede già operativo nella nuova Giunta di Confindustria Pavia in cui Montagna si è visto confermate le deleghe di credito, fisco e legalità.
“Abbiamo constatato la crescente tassazione in cui versano le Pmi. Ed è per
questo che l’osservatorio della fiscalità locale dovrà svolgere una funzione
ancora più operativa. Non dovrà limitarsi a essere un rilevatore di dati, bensì
un soggetto di pressione affinché si giunga a una reale riduzione della
tassazione per le imprese”.
Un ulteriore strumento di sostegno continuerà a
essere Sos pratiche. “L’iniziativa deve trovare però un interlocutore ancora
più presente e disponibile sul territorio. Ci aspettiamo dalle istituzioni un
impegno più incisivo per far fronte agli ostacoli della Pa che quotidianamente
rallentano la vita delle aziende”. La Piccola Industria inoltre sarà coinvolta nel progetto di fusione dei Confidi della Lombardia. “Con Confidi Sistema la garanzia di supporto alle Pmi sarà riposta nelle mani di un soggetto di maggiori dimensioni, quindi più influente e con una vision più ampia”.
“Il piccolo imprenditore ha un ruolo sociale, oltre che economico – ha affermato Montagna concludendo il suo intervento -. Faremo del nostro meglio per contribuire a promuovere la cultura d’impresa e favorire il dialogo tra i piccoli imprenditori e il mercato, forti della convinzione che il tessuto economico e sociale italiano non possano assolutamente fare a meno delle piccole aziende”.
(mpa)






