E' stato da pochi giorni protocollato in Comune un documento che riassume le posizioni del Comitato in proposito, nonché le ipotesi di regolamentazione di traffico e sosta in queste zone.
Lo scorso 28 aprile, dopo ripetute sollecitazioni, il sindaco Massimo Depaoli ha finalmente incontrato il gruppo, venendo a conoscenza di una realtà forse finora messa a tacere dalle divergenze di vedute fra assessorato alla Mobilità e residenti: quasi tutti i borghigiani vedono come priorità assoluta la bonifica della zona, con tanto di ripristino del suolo e del manto stradale, nonché di sfalcio di erbacce e cespugli.
Su quest'ultimo punto, data l'attuale condizione del verde pubblico in assenza di un assegnatario del bando di gara, le tempistiche potrebbero protrarsi a lungo.
Una calendarizzazione dei tempi di bonifica con ripristino della zone franate e creazione di strutture idonee a permettere il flusso dell’acqua potrebbe invece avere luogo nell'immediato futuro.
Il Comitato ha poi ribadito di fronte al sindaco la propria strenua opposizione alla regolamentazione della mobilità nella via Milazzo con accesso consentito ai non residenti solo in determinate fasce orarie, chiedendo al primo cittadino di non procedere assolutamente a causa dei "notevoli danni che ne deriverebbero per l'economia familiare e la vita professionale, personale e di relazione dei cittadini abitanti nelle vie Milazzo e Trinchera", come spiega la portavoce del Comitato Marcella Magnino.
Secco no anche all’istituzione della circolazione a senso unico, parziale o totale, in via Milazzo, che genererebbe un enorme aggravio delle problematiche del traffico veicolare, inquinamento acustico e atmosferico, e carico sulla via Trinchera, la cui copertura è già gravemente lesionata in profondità.
Apertura dei borghigiani, invece, alla delimitazione su via Milazzo di spazi di parcheggio, alcuni dedicati a residenti e altri dedicati a non residenti, a patto però che gli spazi per chi vi abita siano gratuiti.
Lo stesso Depaoli sembrerebbe favorevole ad una eventualità di questo genere secondo quanto riferito dal Comitato che ha per altro chiesto al sindaco e giunta di avviare un tavolo istituzionale per realizzare un progetto di riqualificazione del fiume Ticino nel tratto urbano di via Milazzo, in analogia con quanto avvenuto in diverse città fluviali europee.
Per ora lungo la via, pochi i cambiamenti: un tratto più ampio di sponda, delimitata per evitare il passaggio delle auto, identico numero di macchine posteggiate dove ancora possibile.
a cura di Serena Baronchelli