
Non fa sconti ad alcun settore là vicepresidente del consiglio comunale Melania Lanave rappresentante di Forza Italia, che condanna la gestione delle risorse della giunta Depaoli, pur riconoscendo che "sulla finanza locale vengono scaricate le contraddizioni di una finanza governativa incapace di affrontare i problemi del debito pubblico".
"Il bilancio comunale di Pavia, come del resto anche per gli altri comuni - afferma la Lanave - è la rappresentazione manifesta di una volontà accentratrice che poco o nulla lascia al Comune stesso".
La giunta presenta un bilancio che secondo la consigliera di Forza Italia presenta due caratteristiche principali: essere ideologico e senza programmazione.
"Un'amministrazione chiamata alla guida della città, una volta eletta, dovrebbe farsi carico dei problemi e delle esigenze della città intera, al di là di ideologismi e del colore politico - spiega -. Così purtroppo non è. L’attuale maggioranza sta sostituendo le scelte basate sul diritto con imposizioni etiche. Quando un assessore interviene sulla viabilità, creando disagi e dissensi, e afferma che i cittadini verranno informati a cose fatte e che le scelte non saranno comunque modificate, sta istituendo un vero e proprio regime".

"In consiglio comunale non si è mai potuto discutere di temi legati allo sviluppo della città - riflette Melania Lanave -. Si è parlato di registri di unioni civili, di gender, di testamento biologico, di moschea, del 25 aprile e delle foibe. Sicuramente temi che appartengono alla nostra democrazia, ma il consiglio comunale non può e non deve essere l’assemblea di una associazione culturale. La città nella sua pluralità è rappresentata dal consiglio comunale e dal sindaco. Assessori non eletti non possono pretendere di imporre ai pavesi le loro personali visioni, utilizzando un potere di scelta che appartiene solo ai cittadini. Quindi sarebbe meglio che la giunta si comportasse con maggiore sobrietà e con meno show personalistici".
Più difficile, forse, spiegare il concetto di "integralismo" applicato a un documento programmatico come il bilancio.

Le idee di Melania Lanave per Pavia sono precise. "Occupiamoci delle piste ciclabili ma non dimentichiamo chi non ha la casa - esordisce -; lavoriamo per una città pulita nelle strade e nell’aria ma cerchiamo di produrre reddito e quindi lavoro. Decidiamo di dedicare i proventi della vendita di LGH a grandi investimenti strategici per la città come il completamento della circonvallazione, i parcheggi a sostegno del Centro attorno alla ZTL, la collaborazione a un grande centro convegnistico, il recupero dell’idroscalo, la valorizzazione del Ticino come meta turistica".
Serena Baronchelli