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PAVIA. Merck e Zambon: lettera di intenti vincolante a negoziare la cessione alla Zambon. Ma c’è chi non è convinto.

Creato il 30 agosto 2014 da Agipapress
PAVIA. Merck e Zambon: lettera di intenti vincolante a negoziare la cessione alla Zambon. Ma c’è chi non è convinto. PAVIA. “Oggi viene ufficializzata l'acquisizione della Merck da parte della Zambon; finalmente una bella notizia. Sono soddisfatto perché l'accordo arriva con una buona tenuta dei posti di lavoro che a parer mio potrà essere ulteriormente migliorata con un buon piano industriale. Il comparto farmaceutico ha grandi potenzialità e questa è la dimostrazione. Sono contento perché l'azienda rimane a Pavia, ma sono soprattutto contento per i lavoratori e le loro famiglie. Oggi portiamo a casa i frutti di un grande lavoro di sinergia tra istituzioni, sindacati e mondo dell'impresa”. “Oggi una buona notizia per i lavoratori della Merck. Abbiamo tutti lavorato con impegno x arrivare a questo risultato. Grande soddisfazione”. “Ora finalmente lo possiamo dire: lo stabilimento Merck di Pavia non finirà e continuerà a produrre ed esistere. Grande soddisfazione”. In mattinata faremo comunicato ufficiale congiunto con Merck, in attesa poi di conoscere il piano industriale del Compratore”. PAVIA. Merck e Zambon: lettera di intenti vincolante a negoziare la cessione alla Zambon. Ma c’è chi non è convinto.Commentavano così ieri su Facebook il Presidente della Provincia Daniele Bosone, l’ex sindaco Alessandro Cattaneo e il consigliere comunale con delega al Lavoro Davide Ottini, la notizia del salvataggio della Merck-Sharp & Dhom ad opera della Zambon il gruppo con sede a Bresso leader nella produzione di farmaci contro le broncopneumopatie e di recente entrata anche nella produzione di farmaci per il trattamento del Parkinson. Questo il comunicato stampa diffuso dalla Zambon nella giornata di ieri.
Un anno fa, MSD aveva comunicato che il sito di Pavia sarebbe uscito dal network produttivo di Merck entro il 31 Dicembre 2014, nell’ambito di un processo di razionalizzazione della capacità produttiva globale cominciato nel 2009 a seguito della fusione con Schering-Plough. Successivamente alla fusione, infatti, il numero degli stabilimenti del network produttivo Merck era cresciuto, nel mondo, da circa 30 a più di 90.
Da allora, MSD Italia si è dedicata con impegno alla ricerca di un acquirente che potesse valorizzare la struttura produttiva.PAVIA. Merck e Zambon: lettera di intenti vincolante a negoziare la cessione alla Zambon. Ma c’è chi non è convinto.
“Zambon e MSD hanno anche sottoscritto lettere di intenti relative alla produzione e fornitura a livello mondiale di alcuni prodotti MSD e alla distribuzione da parte di Zambon in Europa di un altro prodotto dell’Azienda americana. "L’accordo raggiunto – dichiara Pierluigi Antonelli, Senior Vice President & Managing Director di MSD Italia – è un chiaro segnale del fatto che MSD mantiene sempre i propri impegni. Zambon è una multinazionale italiana leader del settore farmaceutico, con un piano industriale molto promettente e una reputazione consolidata: entrambi requisiti fondamentali perché il sito continui a essere un impianto produttivo all'avanguardia. Stiamo realizzando una collaborazione che può rappresentare un punto di riferimento nel mercato italiano". "L'intesa con Merck sullo stabilimento di Pavia - commenta Elena Zambon, Presidente di Zambon spa – è in grado di rappresentare un ulteriore passo nello sviluppo della strategia industriale di produzioni di qualità in Italia e all'estero e del nostro portfolio prodotti a livello internazionale. Con questa stessa filosofia a Vicenza abbiamo inaugurato a settembre 2013 la nuova Health and Quality Factory, simbolo del nostro impegno ad investire in produzione e qualità, ma anche luogo di scambio di competenze e conoscenze per la salute delle persone.
"Sento il dovere - prosegue Antonelli – di ringraziare le istituzioni nazionali e locali (in particolare, i Ministeri della Salute e dello Sviluppo Economico, l’Agenzia Italiana del Farmaco, la Regione Lombardia, la Provincia ed il Comune di Pavia), insieme alle organizzazioni sindacali, per l’attenzione, la pressione costruttiva e la fiducia con le quali stanno accompagnando questa negoziazione".  "Per Zambon – conclude Elena Zambon - l'Italia si conferma Paese manifatturiero ad alto valore aggiunto, in cui investire in produzioni di eccellenza e sviluppare programmi di ricerca nel Sistema Centrale Nervoso e nel Respiratorio. Tecnologie produttive e ricerca rimangono infatti i driver strategici del Gruppo per continuare a competere ad alto livello sia in Italia sia nei mercati internazionali, come sempre fatto in questi 108 anni di vita". L’intera operazione sarà soggetta a due diligence. Zambon e MSD intendono raggiungere un accordo definitivo entro la fine dell’anno e si impegnano a tenere aggiornati i dipendenti, le rappresentanze sindacali e le istituzioni con regolarità”.  PAVIA. Merck e Zambon: lettera di intenti vincolante a negoziare la cessione alla Zambon. Ma c’è chi non è convinto. Il 31 dicembre 2014 era infatti la data indicata dalla Merck per la chiusura dell’azienda ma al contrario di quanto indicato dall’ANSA che parla di 150 posti di lavoro in bilico, le rappresentanze sindacali parlano di 200 posti di lavoro. I 70 posti lavoro in più, ai quali si aggiunge anche l’indotto, non sono pochi per una realtà produttiva come quella di Pavia; ed assume un’importanza strategica la programmazione che vorrà fare la Zambon. Senza un piano industriale e senza un piano di razionalizzazione delle capacità produttive della sede pavese, dicono oggi i sindacalisti e i lavoratori, c’è poco da esultare, o per lo meno è presto per farlo. E la preoccupazione tra i lavoratori, è forte come è emerso dalla riunione che si è tenuta subito dopo  la notizia della firma della lettera d’intenti.

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