PAVIA. Missione in Cina per l’Università di Pavia: fino
al 22 maggio una delegazione dell’Università di Pavia, guidata dal Rettore
Fabio Rugge, visiterà Università e centri di formazione a Pechino e Shanghai.
Primo incontro oggi, alla Peking University: cinque gli ambiti di cooperazione
che il Rettore Rugge ha discusso con il vicepresidente dell’università cinese Li Yansong.
verifica dei risultati subito dopo l’estate.
L’obiettivo principale della visita, progettata dal
Delegato ai processi di internazionalizazione, la professoressa Ilaria
Poggiolini e dal Servizio Relazioni internazionali, è rendere istituzionali i
rapporti con un nucleo di Università cinesi di ranking elevato, sulla base di
progetti concreti di collaborazione e interessi comuni in numerose aree
scientifiche, dall’ingegneria all’economia, dalle scienze politiche al settore
umanistico.
“Il viaggio in
Cina - spiega il Rettore Fabio Rugge - vuole consolidare un insieme corposo di
iniziative che da tempo vedono il nostro Ateneo dialogare con la Cina. E’ un
dialogo che riguarda molte Università cinesi, ma non solo. Abbiamo da poco
lanciato progetti di formazione in ambito sportivo (Accademia del
Calcio). Certo, la tipica formazione universitaria rimane al centro dei
nostri interessi. Con il Delegato per i processi di internazionalizzazione
professoressa Poggiolini, il Prorettore per la terza Missione professor Svelto
e il professor Berkofsky “Gianni Mazzocchi Fellow” ed esperto di politica
cinese, incontrerò i Rettori della Peking University, Beijing
Jiaotong e Tsinghua a Pechino e a shanghai delle Università Fudan e Tongji. Confermeremo i nostri impegni di insegnamento là; porteremo a Pavia più
studenti e più ricercatori cinesi. Questi sviluppi concretizzano un impegno del
mio rettorato a individuare dei Paesi bersaglio dei nostri progetti di
internazionalizzazione. Guardiamo naturalmente anche oltre Oceano, all’Africa,
ma la Cina è oggi un interlocutore essenziale per l’impresa di studio e
formazione di una Università. Se l’Università di Pavia sarà presente con forza
nell’orizzonte globale, potrà garantire il prosieguo della sua tradizione nel XXI
secolo. Questo offrirà alla città una risorsa di identità e sviluppo preziosa”.
Il primo
incontro, si è svolto stamattina alla Peking
University. Cinque gli ambiti di cooperazione che il Rettore Rugge ha discusso
con il vicepresidente dell’università cinese Li Yansong: incrementare le
partenze di studenti cinesi all’interno del programma Marco Polo-Turandot;
avviare scambi con riconoscimento di crediti tra studenti delle laurea di
livello magistrale; realizzare visite incrociate di personale docente;
considerare lo scambio di materiale per l’attività di formazione continua che
la Peking University realizza per circa 10.000 studenti; organizzare corsi
di formazione su misura per imprenditori cinesi e italiani da offrire rispettivamente
a Pavia e Pechino. Gli accordi presi prevedono un impegno a verificare i primi risultati delle cinque iniziative subito dopo l’estate. La missione prosegue oggi e domani a Pechino, quindi la delegazione dell’Ateneo pavese si sposterà a Shanghai. “A Shanghai – anticipa la professoressa Ilaria Poggiolini - concretizzeremo presso la Università di Tonjii un disegno aperto da molti anni e adesso istituzionalizzato, di nostra presenza press il Sino-Italian campus. Inoltre, in collaborazione con il nostro Console Generale, aderiremo a un progetto di Sinedrio Accademico italiano in Cina Orientale”. Il viaggio in Cina renderà dunque possibile costituire una base operativa forte per gli scambi di docenti e studenti, sulla quale costruire con analoghe modalità istituzionali, ulteriori rapporti. I settori maggiormente interessati dagli accordi che verranno ufficializzati nel corso di questa missione sono: ingegneria, economia, scienze politiche, settore umanistico e insegnamento della lingua italiana.






